Sanità, D'Addazio a Di Marco: "Non strumentalizzi"
27 giugno 2024 - 17:21
(ACRA) - "Se il consigliere regionale del Pd, fresco di nomina, Antonio Di Marco, pensa di fare opposizione continuando a buttare fango sul sistema sanitario abruzzese, ha perso in partenza. Gli va subito ricordato – perché fa finta di non sapere – che se il governo regionale, guidato da Marco Marsilio, avesse proseguito il piano predisposto dalla precedente amministrazione, oggi avremmo nella provincia di Pescara un presidio ospedaliero disagiato (Penne), ed un altro ridotto alla sola attività di riabilitazione (Popoli). Questo non è accaduto, li abbiamo mantenuti pienamente aperti ed operativi, nell’ottica di una mission ben precisa: la nostra politica è, infatti, quella di garantire un'assistenza sanitaria di prossimità, rafforzando le strutture ed i servizi territoriali. Un risultato che costituisce un salto di qualità nella direzione di un più adeguato orientamento delle cure che possono essere erogate, appunto, negli ospedali di prossimità, riducendo gli accessi impropri al Pronto soccorso o inutili pellegrinaggi da un ospedale ad un altro. Questa è una programmazione proattiva, che non declassa come i compagni di Di Marco avevano previsto di fare, e che certamente ha comportato e comporterà un aumento della spesa per i necessari investimenti. Rimarcare la questione del disavanzo regionale per meri scopi propagandistici ad opera di forze politiche che non hanno certo brillato per la gestione sanitaria, appare oltremodo grottesco. E’ di oggi la notizia dei conti in rosso della sanità pubblica dell’Emilia-Romagna per un debito che supera i 773 milioni di euro, ad ennesima testimonianza di come la problematica, che nessuno nega, riguardi tutta Italia. La sanità è una cosa seria e complessa che non può essere quotidianamente oggetto di strumentalizzazioni politiche ma anzi necessiterebbe di proposte e condivisioni che se dovessero giungere dal collega Di Marco, sarebbero ben accette". E' quanto afferma il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Leonardo D'Addazio. (com/red)