San Pio Vasto, Paolucci: la situazione peggiora
26 novembre 2021 - 13:54
(ACRA) - “Diventa di giorno in giorno più seria e inaffrontata la carenza di medici anestesisti nell’ospedale di Vasto. Mai nella storia del presidio di Vasto il numero dì anestesisti è stato così basso come in questa legislatura del Governo Marsilio -Verì. Mentre un nuovo ordine di servizio avverte che dal 24 novembre, a causa della mancanza di unità, saranno assicurati solo gli interventi che avranno il carattere dell’emergenza, ad oggi non ci risultano provvedimenti da parte della Regione, tesi a risolvere un problema che esiste da mesi e che ha a che fare con la vita delle persone, prima che con il diritto alla salute degli abruzzesi”, dopo l’interpellanza di due settimane fa, il capogruppo Pd, Silvio Paolucci, torna a intervenire sull’argomento. “Una situazione che non viene affrontata, nonostante ci siano state in due anni oltre 200 milioni dì trasferimenti statali in più sulla sanità tra fondo ordinario e fondi covid, come la stessa Verì ha confermato – aggiunge l’ex assessore alla Sanità – Ci chiediamo perché, allora, non siano ancora stati assunti gli anestesisti necessari a far funzionare la Chirurgia nonostante le decine di milioni di euro spese per l'assunzione dì personale. Delle due l’una: o non sanno spenderle, confermando la radicale inefficienza sul fronte della governance sanitaria che conosciamo da due anni e mezzo, oppure dicono bugie sullo stato dei conti del comparto, che non ci risulta sia in equilibrio, ma che sta collezionando debiti che porteranno a un deficit strutturale. E infatti succede che il San Pio non riesce a garantire adeguatamente l’attività chirurgica, colata a picco negli ultimi mesi, in un periodo in cui andrebbe programmata gradualmente la ripresa dì interventi fermi da tempo a causa del covid e viste pure le lunghe e dolorose liste di attesa a cui malati e pazienti sono costretti. Nonostante gli appelli degli interni e i nostri allarmi, viene ancora assicurata la sola presenza di due medici anestesisti che devono coprire oltre alle emergenze-urgenze intraospedaliere, anche l’assistenza ai pazienti degenti in Rianimazione. Questo stallo può essere risolto solo con l’inserimento di nuovi medici nell’organico della U.O.C di Anestesia e Rianimazione. L’inerzia non risolve. E non si può attendere altro tempo di fronte a una situazione tale”. (com/red)