Ospedale Lanciano, Taglieri su personale e amianto
25 ottobre 2021 - 17:05
(ACRA) - "Carenza di personale, posti letto tagliati, eccellenze abbandonate e, addirittura, mattonelle d'amianto divelte nel pronto soccorso". È quanto dichiara il vicepresidente della Commissione Sanità di Regione Abruzzo Francesco Taglieri a seguito di una visita ispettiva all'Ospedale Renzetti di Lanciano. “L'Assessore Verì in quota Lega e il Direttore Generale della Asl 02 Schael, nominato da Marsilio, sono già adesso fuori tempo massimo. Il presidio è letteralmente abbandonato a sé stesso e le condizioni in cui sono costretti a operare i lavoratori sono inaccettabili. Il primo punto – spiega nel dettaglio Taglieri – riguarda il reparto di Neurologia. Qui manca il primario da oltre 8 anni. Per adesso abbiamo solamente un dirigente facente funzione, nonostante un concorso concluso nel 2018 il cui iter, ancora oggi, non è stato portato a termine. Uno scenario che troppo spesso si ripete nella Asl 02 visto che a tutt'oggi non è stato ancora nominato il primario di UTIC/Cardiologia. Altro grave problema riguarda la reperibilità attiva notturna, che sta vedendo coinvolti solo quattro medici da mesi. Un numero completamente insufficiente, che costringe questi professionisti a turni massacranti se uniti al lavoro ordinario. Il tema è stato portato all'attenzione della Asl nel marzo scorso ma, ancora una volta, i vertici non sono riusciti a porre rimedio. In più sussiste una carenza di due unità infermieristiche di cui il 30% ha un contratto a tempo determinato. Alla cessazione del rapporto di lavoro, tutta la formazione fatta per mesi andrà persa, e col nuovo personale bisognerà ricominciare da capo. Una dispersione di energie e di competenze senza senso a cui siamo stati tristemente abituati da questa Asl. Manca anche un tecnico di fisiopatologia. Ci sono quindi una serie di difficoltà generalizzate che rischiano di portare a un depotenziamento del reparto che non sono disposto ad accogliere restando in silenzio”. “Nell'area grigia del Pronto Soccorso – racconta – ho potuto vedere con i miei occhi delle mattonelle di amianto divelte e lasciate lì, senza alcuna bonifica né interventi di protezione. Una cosa inaccettabile soprattutto in un'area in cui vengono tenuti pazienti che presentano già diverse fragilità e necessitano di cure”. “Ma i problemi non terminano certo qui perché, dopo la pandemia il reparto di Medicina poteva tornare ad ospitare 28 posti letto. Invece, per la carenza di due unità mediche, ne restano attivi solo 20. Nell'Azienda sembra impossibile programmare, così a rimetterci rischia di essere la qualità del servizio sanitario pubblico a livello regionale". “Nel reparto di Radiologia – va avanti ancora Taglieri – era stata promessa, anche nell'ultima campagna elettorale per le amministrative, l'installazione della nuova Tac entro il mese di ottobre. Ebbene gli spazi in cui dovrebbe essere piazzata sono ancora adesso poco più che un cantiere, con fili sparsi ovunque e muri spaccati, mentre l'altra Tac presente nel presidio ha già avuto problemi tecnici che hanno troppo spesso rallentato la qualità degli interventi. Non si capisce su che base si facciano certe promesse alla cittadinanza. Inoltre non si fanno più mammografie dal primo maggio scorso, manca un senologo in reparto e si rischia di perdere la certificazione EUSOMA, un prestigioso riconoscimento della qualità e dell'eccellenza dei servizi erogati nel reparto”. “Dopo essere rimasto per ore all'interno della struttura ho avuto la conferma del totale disinteresse che la Asl e la Giunta regionale hanno nei confronti del Renzetti, un presidio che torna a essere fanalino di coda delle priorità sanitarie di questa regione al termine di ogni campagna elettorale. E menomale che dalle parole del manager Schael e dell'Assessore Verì avevamo avuto rassicurazioni sul fatto che il 2021 sarebbe stato l'anno degli investimenti. Io temo invece che, se le cose rimarranno così, il rischio è che del Renzetti non rimanga più nulla nei prossimi anni. Il tutto per una mancanza di una visione strategica della Asl 02 nel silenzio totale del centrodestra. Penso che, finché non si interverrà in maniera netta e non si rivedranno le posizioni di vertice dell'Azienda, le cose siano destinate a rimanere uguali, se non a peggiorare”, conclude. (com/red)