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Smargiassi:Risposte certe sul S.Pio di Vasto

05 agosto 2020 - 15:55

(ACRA) - Non si placano le polemiche per quanto accaduto lo scorso 28 luglio presso il San Pio di Vasto, quando il Direttore Generale della ASL 02 Schael ha vietato l’ingresso nel reparto di cardiologia ai membri della quinta commissione consiliare in Regione Abruzzo. I portavoce Carmela Grippa e Pietro Smargiassi, rispettivamente Deputata e Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle, stanno portando avanti, nelle rispettive sedi, distinte azioni per avere un quadro complessivo sulla situazione del presidio vastese. ”Stiamo chiedendo e continueremo a chiedere risposte certe sul San Pio di Vasto e sui temi che da troppo tempo affliggono il presidio: dai lavori sulla struttura, alla cronica carenza di personale, il tutto nella sola ottica di garantire adeguati trattamenti sanitari per i pazienti e per quanti quotidianamente accedono ai servizi del San Pio”. Il Consigliere Regionale Smargiassi, dal canto suo, si è invece soffermato sulla figura del Direttore Generale Thomas Schael e su quanto accaduto lo scorso 28 luglio. ”E’ chiaro che l’intera situazione sullo stato del San Pio è aggravata anche dall’avere un Direttore Generale il quale sembra non accettare il fatto che l’azione di ogni membro del Consiglio Regionale, non ultimi quelli di opposizione, è volta alla tutela e alla salute dei cittadini. L’aver ostacolato il lavoro dei commissari della V Commissione, in visita ricognitiva lo scorso 28 luglio, denota la difficoltà del Direttore Generale di interloquire con quanti, seppur con ruoli diversi, hanno la responsabilità di garantire adeguati servizi sanitari ai cittadini. In tale ottica, ho chiesto al Governo Regionale ed in particolare all’Assessore Verí quale sia il giudizio di Regione Abruzzo sul comportamento assunto da Schael, anche in considerazione del fatto che l’Azienda Sanitaria era stata preventivamente avvisata della visita“. Proprio su quest’ultima tematica entrambi i portavoce hanno stigmatizzato il comportamento di Schael. “Il Direttore Generale” spiegano Grippa e Smargiassi “avrebbe dovuto avviare tutte le procedure per garantire l’accesso in sicurezza nella struttura, al fine di assicurare il pieno esercizio delle funzioni dei Consiglieri e soprattutto la salute dei pazienti ricoverati. Alla luce di ciò” concludono” è lecito chiedersi se Schael, in quell’occasione, abbia posto in essere i protocolli che una situazione come quella creatasi lo scorso 28 luglio richiederebbe". (com)

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