Scoccia, punto nascita Sulmona:"Passare ai fatti"
22 gennaio 2021 - 07:55
(ACRA) – “Trovo francamente sconcertanti le dichiarazioni del presidente Marsilio e dell’assessore Verì i quali, dopo aver ricevuto dal Ministero parere negativo al mantenimento in esercizio del Punto Nascita di Sulmona, chiedono una “mobilitazione territoriale” dimenticando che, in quanto vertici dell’amministrazione regionale, avrebbero il dovere istituzionale di governare e di trovare soluzioni al problema confrontandosi, anche in maniera decisa, con il governo nazionale. Come rappresentante di questo territorio ho sempre mostrato ed esternato la mia preoccupazione sulle modalità di gestione, da parte dell’amministrazione regionale, delle problematiche del punto nascita e della sanità peligna in generale. Per tutta risposta questo territorio ha sempre ricevuto le beffarde quanto inutili rassicurazioni dell’assessore che oggi suonano come una vera e propria presa in giro a danno dei cittadini. Da ultimo la Verì aveva dichiarato che il Governo regionale stava “predisponendo, in collaborazione con la Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, il cronoprogramma per la messa in sicurezza del punto nascita del presidio peligno, così da portare a Roma una proposta concreta, che potrà essere sottoposta a un esame oggettivo da parte dei funzionari ministeriale”, una proposta che, evidentemente non è mai arrivata ed appare, come avevamo detto, tardiva, inefficace e non risolutiva. Siamo francamente stanchi delle vuote rassicurazioni sul tema che ci appaiono ancora più gravi perché riguardano la salute dei cittadini ed il futuro del nostro Presidio Ospedaliero. Abbiamo sentito solo chiacchiere. Si insiste sul “potenziamento del Punto Nascita” ma solo a parole. Non abbiamo visto un solo fatto ed i risultati sono questi. Non sono stati fatti interventi di adeguamento strutturale, né potenziamenti di organico. Nulla di nulla. Ed ora cosa si chiede? La mobilitazione territoriale? Beh, il territorio sul tema del Punto Nascita c’è sempre stato e sempre ci sarà. Quello che è mancato è stato l’impegno delle istituzioni che avevano potere decisionale. Ora c’è bisogno di conoscere quali sono, nello specifico, le proposte formulate dal governo regionale, e per conoscere quale è stato il livello di interlocuzione tra la Regione ed il Ministero. Prenderò quelle carte, se e quando mi verranno fornite, le studierò con attenzione e mi farò parte attiva per un confronto con gli operatori del settore, con le istituzioni locali, con i parlamentari regionali e con il Ministro Speranza. Dovremo cercare di costruire una interlocuzione seria e credibile per comprendere se sia possibile avviare un percorso di riqualificazione che tenga in considerazione le specificità territoriali ed i numerosi problemi degli utenti della sanità peligna. Abbiamo l’obbligo di costruire una azione ed un percorso che, speriamo, possa rimediare alla inerzia ed alla assoluta mancanza di volontà di questa giunta regionale la cui azione sta condannando la nostra sanità. A Marsilio chiedo, sin da subito, di interrompere ogni azione demagogica (la campagna elettorale è finita da tempo) e di passare ai fatti. Spero solo che non sia troppo tardi” così in una nota il consigliere regionale Marianna Scoccia. (com)