Festa della Rivoluzione, bilancio più che positivo
17 settembre 2020 - 10:09
(ACRA) - I numeri, in termini di presenze, adesioni, di partecipazione del pubblico hanno sancito il successo della seconda edizione della “Festa della Rivoluzione – d’Annunzio torna in Abruzzo”. Intanto, si pensa già alla terza edizione che sarà legata ai concetti di “Velocità e Movimento”. A tracciare un bilancio della manifestazione, nel corso di una conferenza stampa, ci hanno pensato il Presidente del Consiglio regionale e il sindaco di Pescara. La settimana dannunziana ha registrato un grande successo, soprattutto se paragonato all’esiguità di risorse pubbliche spese, pari a circa 100mila euro per sette giorni di eventi, con tutte le spese aggiuntive derivanti da una serie di obblighi di distanziamento e sicurezza. Malgrado tale scelta di esiguità, ciò che è avvenuto per attrattività e dimensioni è stata una manifestazione che è ormai di risonanza nazionale e internazionale di grande successo, in cui abbiamo sempre garantito la sicurezza, pur con un imponente overbooking registrato per ogni appuntamento, benché le location scelte fossero pure corpose. E parliamo di un successo di attenzione e di marketing territoriale: la stampa, i social, le emittenti televisive, nazionali e internazionali, si sono interessati a quanto stava accadendo a Pescara, senza dimenticare il successo culturale, testimoniato dalla presenza di personaggi come Mieli, Serra, Parenzo, Castellitto, Jodice, gli artisti del TSA e molti altri, eventi tutti gratuiti. E l’interesse è evidente anche nel fatto che tutti i relatori chiamati per l’analisi della Carta del Carnaro, titolari di cattedre di diritto internazionale nelle maggiori Università italiane ed europee, a partire dall’Ambasciatore Serra, sono venuti al netto del rimborso delle spese di viaggio. E il successo ottenuto è miracoloso per il tempo in cui si è svolta la manifestazione, appunto in emergenza Covid-19, per le risorse pubbliche investite e perché tutti hanno compreso che promuovere la terra e la città con d’Annunzio prima, e con il rapporto tra d’Annunzio e Flaiano poi, più in generale agganciare la bellezza della città a d’Annunzio porta benefici di scala. In tre singoli eventi che si sono svolti in piazza Salotto si sono registrate 2.100 persone sedute, fra l’appuntamento con la Nazionale Italiana, il Concerto del Conservatorio, patrocinato dall’Ente Manifestazioni Pescaresi, e il Concerto finale con la Medit Orchestra, Angelo Valori e Fabrizio Bosso. Ogni evento ha visto la presenza di almeno 700 persone, numero massimo anti-Covid-19, quindi 2 mila persone che si sono alternate e che, immagino, hanno mangiato da qualche parte nella città, hanno preso il caffè nei nostri bar, e hanno sostato o magari dormito in qualche nostra struttura. A Casa d’Annunzio si è registrato un boom di presenze nella settimana dannunziana nonostante il Covid-19 abbia imposto la chiusura parziale della struttura, perché d’Annunzio sta diventando un brand di attrazione turistica, che verrà ampliato con l’organizzazione dei Parchi letterari e legando il nome di Pescara a quello d’Annunzio, anche nei loghi istituzionali affinché diventi un elemento di riconoscimento mondiale. Il ringraziamento va ovviamente alla Regione Abruzzo che ha puntato su d’Annunzio e su Pescar”. Guardando al futuro si pensa a un’organizzazione unica dei 4-5 eventi culturali principali della regione, come la Perdonanza, i Cantieri dell’Immaginario, la Transumanza, d’Annunzio, il Medioevo, che vanno messi in rete. Quando si promuove l’Abruzzo nel mondo bisogna divulgare tali eventi insieme ai luoghi, le colline, le montagne, cui si aggiunge la risorsa del mare, come se fossero legati da un unico filo conduttore, per promuovere la ‘vacanza slow’ che ha una buona offerta turistica di livello internazionale. (red/com)
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