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Pettinari:"Palazzina via Rigopiano in abbandono"

17 aprile 2020 - 16:15

(ACRA) - "Gli errori del passato dovrebbero servire da insegnamento per il futuro, ma questo nella Asl di Pescara non sta avvenendo. Mentre festeggiamo l'apertura, sicuramente positiva ma oggettivamente tardiva, del nuovo ospedale Covid ricavato dai locali dell'Ex Ivap, c'è ancora una palazzina in via Rigopiano costata ben 3 milioni di euro nel 2014, situata a pochi metri dalla nuova struttura, che è lasciata in abbandono da 6 anni. Se qualcosa ci ha insegnato questa pandemia è che bisogna essere pronti a ogni evenienza e che il sistema sanitario pubblico ha bisogno di una visione a lungo termine che contempli anche le situazioni di estrema emergenza come quella che stiamo vivendo. Ecco perché non riesco ad accettare che si perseveri in questo affanno, quando abbiamo strutture abbandonate che aspettano solo di essere utilizzate" ad affermarlo è il Vice Presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari che da anni denuncia sprechi e inefficienze legate alla gestione dell'edilizia sanitaria nella Asl di Pescara. "Se si fosse dato seguito a suo tempo alle mie continue richieste di attrezzare la struttura Ex Ivap, abbandonata per anni – incalza Pettinari - oggi, che siamo in emergenza sanitaria mondiale, la Asl di Pescara non avrebbe avuto alcun problema a gestire la drammatica situazione che ci ha investito. E invece l'Abruzzo sarà in ritardo perché l'Ospedale Covid con grande probabilità arriverà quando il carico di pazienti sarà alleggerito. Non bisogna ripetere lo stesso errore e quindi è necessario agire subito sulla Palazzina Asl perché, in piena pandemia, non si può permettere che ci sia una struttura lasciata in decadimento mentre potrebbe erogare importanti servizi Covid, oppure ospitare altri reparti diminuendo il carico della struttura centrale del Santo Spirito. Reparti, inoltre, che in futuro potrebbero colmare quelle carenze croniche che da anni investono la Asl e che quindi rappresenterebbero un investimento utile sia in momenti emergenziali, come questo, che in momenti di lavoro ordinario, come mi auguro si torni presto a fare" conclude. (red)

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