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Gestione rifiuti, Blasioli: "Biondi e Zaccagnini disertano la Commissione di Vigilanza"

16 aprile 2025 - 15:20

(ACRA) – “A seguito delle richieste formalizzate dal sottoscritto al presidente Mariani, per la giornata di ieri era stata convocata una seduta della commissione di Vigilanza con le audizioni dei vertici di Agir, l’Autorità regionale per la gestione integrata dei rifiuti, al fine di approfondire alcune questioni quali i ritardi accumulati dall’ente in merito al Piano d’ambito regionale sui rifiuti e una serie di contraddizioni evidenti. A causa di presunti impegni presi in precedenza, tuttavia, il presidente di Agir, nonché presidente di Anci e Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, non ha partecipato alla commissione, impedendo la partecipazione persino al direttore dell’ente, Zaccagnini, in quanto, a suo avviso, le richieste attengono alla programmazione delle assemblee dei Sindaci di sua competenza”, scrive in una nota il vicepresidente del Consiglio regionale, Antonio Blasioli. “È alquanto singolare che dopo tutti questi anni di ritardo - ricordiamo che Agir è stata costituita con la L.R. 36/2013 -, con una situazione incandescente tra gli operatori delle società di rifiuti che lo scorso 7 aprile hanno proclamato un nuovo stato di agitazione, e in pendenza dell’ennesima bocciatura del Governo in relazione alla norma regionale, si riscontri un atteggiamento del genere” aggiunge.L’audizione dei vertici di Agir avrebbe dovuto essere incentrata sulle linee guida per il Piano d’Ambito regionale, di cui l’assemblea dei Sindaci ha preso atto lo scorso novembre e che prevedevano la suddivisione della Regione in 4 sub ambiti a fini gestionali, e soprattutto la parziale privatizzazione del servizio di gestione dei rifiuti in ognuno di questi sub ambiti. Una scelta passata piuttosto in sordina – non è chiaro se fosse in capo ad Agir la facoltà di proporre i modelli di gestione, competenza dell’assemblea dei Sindaci, e non sono chiare nemmeno le motivazioni alla base della scelta, dato che i dati forniti a supporto dal direttore si sono rivelati ogni volta differenti - su cui, anche grazie alla mobilitazione dei lavoratori del settore nel Consiglio regionale dello scorso 13 febbraio, sfociata a Pescara in un successivo Consiglio comunale straordinario, sembra esserci stata una frenata. Infatti, il Consiglio direttivo di Agir – organismo intermedio tra assemblea dei Sindaci e presidente – lo scorso 10 marzo ha rinviato ogni decisione alle riunioni provinciali, in cui dovranno confrontarsi i Sindaci. Tra l’altro, un dettaglio non di poco conto è che il Piano d’Ambito, sulla redazione del quale – ribadiamo - l’Agir è in notevole ritardo visto che avrebbe dovuto essere proposto entro un anno dalla nomina del direttore, dovrebbe viaggiare di pari passo con il Piano regionale di gestione rifiuti, fermo al 2018 e in aggiornamento. Rischieremmo quindi di trovarci con un disallineamento tra piano regionale rifiuti e Piano d’Ambito, che è una sua declinazione di fatto”, sottolinea il vicepresidente. “In commissione di Vigilanza avrebbe dovuto essere affrontata anche la questione delle etero integrazioni contrattuali che Agir sta adottando sulla base di una delibera di Arera n. 385/2023, l’Autorità di regolazione per l’ambiente, con cui l’Autorità ha approvato uno schema di contratto-tipo. Tuttavia Agir sta chiedendo ai Comuni abruzzesi di integrare nei loro contratti non solo i punti innovativi previsti dalla delibera di Arera, ma anche una clausola che vorrebbe far cessare anticipatamente le gestioni in corso in caso di approvazione del Piano di Ambito. Com’è possibile inserire in un contratto in corso – quale ad esempio quello tra Ambiente spa e Comune di Pescara, in scadenza nel 2030 - una clausola che ne prevede la scadenza anticipata? Un altro punto che sarebbe stato oggetto della commissione è la recente bocciatura da parte del Governo del cosiddetto ‘Milleproroghe’, - insiste Blasioli - e nello specifico l’articolo 13 della L.R. 3/2025, che disapplicando sia una legge nazionale, il comma 1 dell’Articolo 204 del D. Lgs. 152/2006, che una legge regionale, il comma 1 dell’articolo 17 della L.R. 36/2013, aveva previsto per i gestori pubblici del servizio di gestione dei rifiuti che hanno ricevuto fondi Pnrr o europei o nazionali, la proroga della gestione anche in caso di approvazione del Piano di Ambito. Una norma, nata chiaramente per salvaguardare Ecolan e Teramo Ambiente, che ho contestato sin da subito in commissione Ambiente, e sulla cui correttezza e necessità, compreso il paventato rischio di perdere i finanziamenti Pnrr, avevo ricevuto plurime rassicurazioni sia dal consigliere delegato Campitelli che dal direttore di Agir Zaccagnini. Anche per questo, nonché a seguito della protesta dei lavoratori, nella sua versione finale la norma era stata estesa di fatto anche ad altre società come Ambiente spa, tuttavia nel frattempo è arrivata la bocciatura del Governo. Il 25 marzo, infatti, una nota dell’ufficio legislativo del Ministero degli Affari Europei ne ha chiesto la sostanziale cancellazione ritenendo l’articolo 13 del Milleproroghe lesivo della concorrenza. Dietro la minaccia di impugnazione il presidente Marsilio si è impegnato a modificarlo, ed effettivamente la versione emendata inviata al Ministero non contempla alcuna proroga per le società suddette. Cosa succederà adesso? Chi paventava la perdita dei fondi Pnrr cosa farà? Come vorranno muoversi il direttore di Agir e il consigliere delegato Campitelli? Purtroppo ieri l’Agir, nelle figure del presidente e del direttore, è fuggito dal confronto con i consiglieri regionali e le sigle sindacali, convocate anch’esse insieme al Comune di Pescara e ad Ambiente spa in commissione di Vigilanza. L’Abruzzo, però, merita risposte, qualche spiegazione avrebbe potuto fornircela almeno il direttore Zaccagnini, se non gli fosse stata vietata la partecipazione benché convocato. Nel frattempo, poiché non è stato dato seguito agli impegni presi dal Sindaco, lo scorso 10 marzo in Prefettura, in sede di tavolo di raffreddamento, ovvero la convocazione delle riunioni di sub ambito regionale e l’impegno assunto di farli partecipare, i sindacati dell’igiene urbana hanno riattivato lo stato di agitazione e proclamato lo sciopero per il prossimo 28 aprile, al fine di salvaguardare la natura pubblica di Ambiente spa e chiedere ai Sindaci di esprimersi ufficialmente in tal senso. Vista la fuga dei vertici di Agir e il silenzio del Comune, i dubbi dei sindacati ci sembrano oggettivamente più che leciti. Pur di facilitare questa audizione ho chiesto al presidente Mariani di convocare al più presto una nuova commissione – conclude Blasioli - valutando anche la possibilità di svolgerla negli uffici della Regione Abruzzo a Roma, che il presidente Biondi sembra frequentare assiduamente. (com/red)

 

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