Paolucci su sanità: "Marsilio nascosto deficit, nei verbali ministeriali emergeva già nel 2024"
10 aprile 2025 - 11:27
(ACRA) - “La verità viene sempre a galla. Oggi possiamo dire con chiarezza quello che la destra ha nascosto agli abruzzesi e che ha mentito durante la campagna elettorale del 2024 e questo spiega il grande movimento di protesta che si è ingenerato. Mentre assicuravano che non ci sarebbero stati aumenti delle tasse e che i conti della sanità erano sotto controllo, nascondevano nel cassetto un documento durissimo del Tavolo di monitoraggio interministeriale, datato 11 dicembre e 18 luglio 2024, che parlava già allora di “disavanzo sanitario rilevante anche per il 2024” e di “assenza di segni di miglioramento”. E invece di agire per tempo, Marsilio ha scelto il silenzio e la propaganda, portando la Regione dritta verso un nuovo aumento fiscale e un sempre più probabile commissariamento. Domani tutto questo emergerà dal Tavolo ministeriale e noi non smetteremo di denunciare questo ulteriore fallimento annunciato”, afferma Silvio Paolucci, capogruppo PD in Consiglio regionale, che definisce “gravissima” la gestione politica e contabile della sanità abruzzese da parte di Marsilio e della sua maggioranza. “Quella relazione è rimasta nascosta per mesi, mentre la Giunta regionale approvava un bilancio basato su numeri fuori dalla realtà e rassicurazioni costruite a tavolino – sottolinea Paolucci –. A dicembre si diceva che il deficit sarebbe stato sotto i 30 milioni. Il Tavolo, invece, parlava già di 132 milioni e poi di 180 a fine anno. È una distanza enorme. Specie se affermi che la sanità è un modello da esportare, salvo, dopo meno di 12 mesi, dover cercare oltre 40 milioni di euro in più rispetto alle addizionali che gli abruzzesi già pagano. Uno schiaffo alla comunità a cui sono tagliati prestazioni e servizi, specie quella più anziana, la fascia più colpita e tradita dal bluff. E mentre loro sminuivano, avevano già deciso che la via d’uscita sarebbe stata una: aumentare le tasse. Ed è quello che è puntualmente avvenuto e da noi previsto, con l’addizionale Irpef portata ai massimi per decine di migliaia di famiglie. Tante le bugie dette, ad esempio che fosse una manovra inevitabile. Falso. Evitabile, eccome, invece come abbiamo anche dimostrato conti alla mano: ci sarebbero state le risorse per non procedere all’aumento dell’Irpef, parliamo dei 130 milioni di euro l’anno incassati con l’extra gettito di Irpef e Irap, che, per legge, andavano destinati alla sanità in presenza di un disavanzo che la Giunta conosceva già. Queste risorse non sono mai state utilizzate per ripianare il disavanzo sanitario. Sono finite altrove: per spese ordinarie, eventi, fondi a pioggia, omnibus, festival, viaggi in Giappone, partecipate e consulenze. Il Governo regionale ha usato i soldi per altro e ora pretende che a pagare siano i cittadini. Così il danno alla comunità è doppio: conti fuori controllo anche per gli anni a venire e servizi sanitari fra i peggiori d’Italia, malgrado i salti mortali quotidiani che fa il personale medico e paramedico abruzzese. È inaccettabile. Il verbale del Tavolo fotografa per l’ennesima volta una situazione drammatica: pagamenti in ritardo, livelli essenziali di assistenza sotto soglia, ospedali ancora senza rete definita, 60 accreditamenti sanitari bloccati, scelte non fatte sui Dea di Secondo livello. Il Ministero richiama anche sulla rete di emergenza, dove il dato è ancora del 2023, quindi riferito al 2022 e l’indicatore allarme target è pari a 25 minuti, superiore alla media nazionale che è di massimo 21: questo perché la Regione non ha ancora ufficialmente riorganizzato la rete, cosa che il Tavolo di Monitoraggio invita a fare. Riservandoci di ricorrere alla giustizia contabile, chiediamo trasparenza, rispetto per le leggi e soprattutto un piano vero di risanamento che parta da una gestione seria e rigorosa della spesa sanitaria garantendo i Livelli Essenziali di Assistenza. I cittadini aspettano mesi per una visita, fanno chilometri per avere un medico, si curano altrove o, peggio, rinunciano, mentre la destra sceglie tasse e propaganda per coprire lo sfascio della sanità nei suoi sei anni di governo. Ricordiamolo bene tutti: se oggi l’Irpef aumenta, se le famiglie abruzzesi si ritrovano a pagare il massimo per una sanità che resta inefficiente, la responsabilità ha un nome e un cognome: Marco Marsilio. Il centrodestra ha tradito la fiducia dei cittadini, ha nascosto dati e l’evidenza e alla fine ha fatto l’unica cosa che aveva negato: aumentare le tasse. Con un’aggravante seria: sapevano tutto già da dicembre, ma lo hanno nascosto fino all’ultimo”. (com/red)