Pietrucci (PD) su manutenzione ospedali L'Aquila: "Così danno per azienda e lavoratori"
16 febbraio 2025 - 09:37
(ACRA) - “Così saltano aziende, lavoratori e servizi. La situazione della Asl 1 è drammatica, Marsilio la Commissari”. Queste le parole del consigliere regionale del Partito Democratico, Pierpaolo Pietrucci, che stigmatizza "il mancato accordo tra l’azienda sanitaria e la ditta Se.Ma che si occupa della manutenzione degli ospedali in provincia dell’Aquila". "L'Azienda - si legge nella nota di Pietrucci - chiede arretrati per quasi 6 milioni, senza il ricevimento dei quali si è detta costretta ad avviare una procedura di licenziamento collettivo. Negli scorsi giorni infatti l’Asl 1 per bocca del suo Manager, Ferdinando Romano, ha denunciato gravi inadempimenti da parte dell’azienda manutentrice che sfocerebbero in penali per un ammontare complessivo di 5,4milioni di euro". “Sembra tutto pretestuoso - commenta Pietrucci - possibile che solo all’Asl dell’Aquila succeda di entrare in contrasto con le aziende? Oltre che con la Se.Ma è già accaduto infatti nel caso della RSA di Montereale, in quello della Dussmann, con il Comune dell’Aquila, con il CSA (Ex Onpi), e con le cliniche private. Per non parlare delle 150mila cartelle esattoriali inviate ai cittadini della provincia per le spese mediche dovute a prestazioni non eseguite e mai disdette, ma ormai prescritte. Il manager Romano non può pensare di chiudere il bilancio non pagando i fornitori, in questa maniera per salvare sé stesso e la sua posizione di manager, rischia di commettere un falso in bilancio arrecando danni irreparabili alle aziende, ai lavoratori e ai servizi che erogano e quindi ai cittadini”. “Marsilio e il vice presidente “indiano appizzato” Imprudente, intervengano - continua il consigliere del Partito Democratico - commissarino la Asl 1 prima che sia troppo tardi. Senza la SeMa e altre aziende sono a rischio servizi fondamentali tra cui, negli ospedali di tutta la provincia, anche quello di anti incendio. Siamo arrivati a un punto di non ritorno, in cui un manager disperato, per salvare faccia e bilancio ed essere così riconfermato, fa perdere il lavoro che sostenta decine e decine di famiglie e mette a repentaglio la tutela della vita stessa dei cittadini e delle cittadine”. “Certo - conclude Pietrucci - le responsabilità non sono da imputare esclusivamente a lui, ma anche alla politica regionale che non ripartisce il fondo sanitario in maniera equa, il che costituisce il peccato originale del debito strutturale della Asl 1”. (com/red)