Di Marco sulla sospensione della caccia ai cervi
12 novembre 2024 - 16:37
(ACRA) - “Lo stop arrivato anche dal Consiglio di Stato alla caccia ai cervi e il contenuto dell’ordinanza confermano che per raggiungere il risultato di contenere danni ed effetti invasivi della presenza faunistica sui territori agricoli possono essere applicate altre soluzioni, che sin dalla nascita di questa discutibile decisione sia l’opposizione, sia il mondo ambientalista e associativo, sia pure la comunità abruzzese, avevano chiesto, arrivando a mettere nero su bianco sulla petizione che ha raccolto migliaia di firme, la contrarietà all’abbattimento. Marsilio cancelli l’atto e condivida con tutti i soggetti interessati rimedi possibili in tempi sostenibili, evitando di far fare all’Abruzzo l’ennesima brutta figura nazionale”, chiede il consigliere regionale Pd Antonio Di Marco, che in una risoluzione aveva chiesto di realizzare riserve faunistiche per evitare la caccia, dove accogliere il numero eccedente di esemplari, sostenendo la proposta del comune di Scafa. “Se la Regione di Marsilio avesse lavorato attentamente per capire le procedure esatte per arrivare a condividere soluzioni diverse finalizzate a fronteggiare la presenza dei cervi sul territorio e monitorarla, come invita il Consiglio di Stato a fare scrivendolo nell’ordinanza emessa per la sospensione, non avrebbe perso tempo e forse avrebbe risolto il problema – sottolinea Di Marco - . Invece ha ottenuto l’effetto contrario, questo anche se lo scopo era quello di ingraziarsi alcune simpatie fra i beneficiari di un atto sbagliato, che va a ingrossare il numero di provvedimenti cassati perché non coerenti. Gli agricoltori devono essere aiutati con sostegni che non tardino ad arrivare e provvedimenti concreti e di lungo termine, non portando sul loro territorio la caccia a un animale simbolo della biodiversità che è patrimonio della nostra regione”. (com/red)