Festival dannunziano, stasera la prima di Glauco con Giampiero Mancini
07 settembre 2024 - 08:45
(ACRA) - Comincerà all’alba oggi, sabato 7 settembre, con il concerto sulla spiaggia ‘Alba Dannunziana’ di Pierluigi Di Clemente l’ottava giornata della sesta edizione del Festival dannunziano – Pescara è uno Spettacolo. Una giornata ricca di eventi e appuntamenti: dalla premiazione delle finali dello Scudetto Cup con l’esibizione della Fanfara dei Bersaglieri alla partenza del Tour Moto Dannunziana, dalla proiezione del film ‘Futurismo, Caffeina d’Europa’ allo spettacolo in anteprima assoluta ‘Glauco’ di Giampiero Mancini e della compagnia SMO Village. “Oggi l’apertura della giornata – ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri – l’abbiamo affidata ai 150 atleti delle compagini di calcio under 15 di Roma, Inter, Milan, Juventus, Fiorentina e Pescara, promosso dalla Folgore Curi Pescara di Antonio Martorella e Claudio Croce. La Regione Abruzzo esprime la propria gratitudine nei confronti di coloro che ogni giorno si prendono cura dei nostri ragazzi. Lo Scudetto Cup è una manifestazione legatissima alla figura di d’Annunzio che ha inventato la parola stessa ‘scudetto’: durante il periodo di Fiume ha inventato la maglia color blu savoia e sopra ci ha cucito uno scudetto tricolore per distinguerla da quella dei croati e decise di far giocare una partita di calcio tra la maggioranza italiana a Fiume e la minoranza croata perché il Vate riteneva che il calcio, di cui era appassionato, fosse un ottimo strumento per spegnere le tensioni, esattamente come oggi, ovvero lo sport dev’essere uno strumento per unire, non per dividere, per abbassare le tensioni. E nello Scudetto Cup abbiamo coinvolto le squadre di tutte le città in cui d’Annunzio ha vissuto e in cui ha lasciato un segno: Roma in cui è arrivato a 19 anni, e a vent’anni si stava già formando il Vate; a Milano dove addirittura ha inventato il termine ‘Rinascente’ per identificare il luogo di aggregazione; Torino, che è stata sede del Parlamento del Regno e della Real Casa Savoia; Firenze, ovvero la Capponcina che è stata la sua residenza prima del Vittoriale”. E alle sette società sportive impegnate nello Scudetto Cup sono stati consegnati gli omaggi istituzionali della Regione, riportante le celebrazioni dei centenari legati al Festival dannunziano. L’ottava giornata, domani sabato 7 settembre, si aprirà dunque alle 6 sulla riviera sud, con il Concerto ‘Alba Dannunziana’ di Pierluigi di Clemente, che si svolgerà sulla spiaggia, accanto al Lido Mila, spettacolo con la partecipazione di un pianista, un soprano, due ballerine, una flautista, violinisti e due attori. Lo spettacolo prevede la recita e la lettura di alcuni brani del Vate impreziositi da musica classica e danza contemporanea per arricchire la suggestione dei versi dell’Immaginifico.
Dalle 9 alle 14 – Stadio Adriatico-Cornacchia – si svolgeranno le semifinali e le finali dello Scudetto Cup; alle 11.25 esibizione della Fanfara dei Bersaglieri e alle 12.30 premiazioni.
Ore 12 – Centro commerciale ARCA – Villa Raspa di Spoltore, Moto dannunziana – Tour dannunziano tra le colline chietine e pescaresi organizzato dal Motoclub della Polizia di Stato di Pescara.
Ore 16 – Sala Tosti – Aurum – proiezione del documentario ‘Futurismo, Caffeina d’Europa’, documentario di Giordano Bruno Guerri, Direzione artistica di Massimo Spano, Prodotto da Ǫualityfilm e Luce Cinecitta SpA con il contributo del Ministero della Cultura in collaborazione con RAI documentari. Girato tra il Vittoriale degli Italiani a Gardone, il Museo Pietro Canonica, il Museo Nazionale di Arte Moderna e il MAXXI Museo Nazionale del XXI Secolo, Palazzo Brancaccio, Centrale Montemartini e altre location, il documentario ripercorre l’incredibile storia del movimento Futurista partendo dal Manifesto del 1909 di Filippo Tommaso Marinetti. I futuristi celebravano la velocita delle automobili, treni e aeroplani, era il momento delle grandi scoperte, la tecnologia iniziava a entrare nelle vite di tutti e i futuristi ebbero il coraggio della visione di immaginare un mondo futuro che ancora non era stato scoperto oppure pensato. Caffeina d’Europa parte proprio da qui e accompagnerà lo spettatore a scoprire come l’arte visiva e la poesia, di oltre 100 anni fa, riflettessero proprio questo tema. “L’Intelligenza Artificiale, la mappatura del genoma, la scoperta del bosone di Higgs... Immaginiamo per un attimo un gruppo di giovani artisti che oggi riuscisse a intuire gli incredibili cambiamenti che tutto questo portera nei prossimi decenni – sottolinea Giordano Bruno Guerri all’inizio del film -. Ebbene, questo è esattamente ciò che successe nei primi anni del Novecento, quando esplose improvviso, in Italia, un movimento artistico che mosse tutte le avanguardie successive, cambio per sempre il rapporto arte-vita, guardo esclusivamente al futuro delle arti, della vita, della scienza, dell’uomo: Il Futurismo”. All’evento saranno presenti Giordano Bruno Guerri, Mariella Li Sacchi, Amedeo Letizia, Massimo Spano, Flavio Albanese.
Ore 17 – Sala Tosti – Aurum – Presentazione del libro ‘D’Amore e d’arte’ di Anna Sica
Ore 18 – Sala Tosti – Aurum – Presentazione del libro ‘Il Debutto della Figlia di Iorio’ di Raffaella Canovi. Il Debutto della Figlia di Iorio negli Archivi del Vittoriale conduce il lettore nel mondo affascinante della letteratura italiana: scopri le vicende appassionanti che hanno portato Gabriele d’Annunzio a creare il suo capolavoro teatrale più celebre. Ambientato nelle suggestive terre d’Abruzzo, La Figlia di Iorio è un’opera intrisa di tradizione, passione e conflitti umani. Ma cosa ha ispirato d’Annunzio a scrivere questa pièce straordinaria? Il Debutto della Figlia di Iorio negli Archivi del Vittoriale ti porta dietro le quinte della creazione di questa opera esplorando gli articoli di giornale dell’epoca. Il volume ne celebra i 120 anni: si trattano la genesi, le vicende, la prima e le successive repliche e trasposizioni, senza tralasciare la vicenda legata alla fine del rapporto artistico-sentimentale fra Gabriele d’Annunzio ed Eleonora Duse. Particolare attenzione è stata posta alle rappresentazioni abruzzesi.
Ore 19 – Sala Tosti – Aurum – ‘Sotto il Segno dei Pesci’ di Fernando Guarino che proporrà una lettura astrologica della vita del Vate.
Ore 21 – piazzale Michelucci – Aurum – lo spettacolo ‘Glauco’ di Ercole Luigi Morselli, con Giampiero Mancini e la Compagnia dello SMO Village. Lo spettacolo che andrà in scena è una prima assoluta. Il capolavoro di Ercole Luigi Morselli, vede l’adattamento impreziosito dalla presenza dello stesso Mancini che interpreta nel secondo atto Glauco “molti anni dopo” sulla via del ritorno che si imbatte in Circe, è stato scritto scritto nel 1919 ed è una possente riflessione sull'amore e sulla caducità delle illusioni. Il protagonista incarna lo scacco che incombe su coloro che diventano schiavi del proprio desiderio al punto di perdere ciò che appare davvero importante. La storia è ambientata in una Grecia antica, mitologica. Glauco è un giovane e povero pescatore, innamorato di Scilla, la bella figlia del ricco pastore Forchis. Nonostante i sentimenti reciproci, Forchis disapprova Glauco a causa della sua umile condizione sociale. In un gesto disperato, Glauco ruba, con la complicità di Scilla, le preziose stoffe dal ricco Forchis e fugge via mare. Scilla per questo verrà ripudiata e cacciata di casa e vagherà raminga. Molti anni dopo, divenuto Re, Glauco sulla via del ritorno, come un novello Ulisse incontra Circe, una potente maga, che si innamora di lui. Attratta dalla sua bellezza e dalla sua passione, Circe decide di trasformarlo in un essere immortale tramite un bacio magico, rendendolo un dio marino. Glauco acquisisce poteri divini, ma con essi arriva anche un senso di isolamento e distacco dal mondo umano. Quindi ritorna nella sua terra natale con l'intenzione di rivedere Scilla e dimostrarle il suo amore. Tuttavia, scopre che Scilla è morta, una notizia che lo getta nella disperazione. Nonostante la sua nuova condizione divina, Glauco si rende conto che la sua immortalità non potrà alleviare il dolore della perdita o riportare in vita la sua amata. In un gesto finale di amore e dolore, Glauco si fa calare in mare con il corpo senza vita di Scilla tra le braccia. Scegliendo così di trascorrere l'eternità abbracciato al suo amore perduto, accettando un'esistenza eterna caratterizzata dal ricordo e dalla solitudine. La conclusione della tragedia vede Glauco che abbandona il mondo umano per un'esistenza immortale, pur segnata dalla perdita e dal rimpianto. Morselli utilizza una scrittura lirica e simbolica, ispirata alla mitologia greca, per tessere una storia che fonde elementi tragici e poetici. La tragedia di Glauco, con i suoi temi universali di amore, perdita e ricerca di senso, rappresenta un esempio significativo del teatro simbolista e decadente. Cercando ovunque di aspirare al Vate.
Il programma degli eventi è disponibile sul sito https://www.fondazionecrea.it/festival-dannunziano/ dove sarà anche possibile effettuare le prenotazioni per gli spettacoli che sono tutti a ingresso gratuito