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Pettinari: "Confermati tagli San Massimo di Penne"

06 luglio 2022 - 08:29

(ACRA) -  “Oggi l’assessore Verì con le sue parole ha di fatto confermato quanto da me ampiamente denunciato: questa Giunta di centrodestra ha soppresso reparti attuando un vero e proprio taglio che ancora una volta colpisce i cittadini delle aree interne della provincia di Pescara” il commento arriva dal vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari al termine della discussione sulla sua interpellanza sul tema. “Un atto gravissimo che conferma la linea generale seguita dal centrodestra sul depotenziamento dei presidi minori e del disinteresse verso la medicina territoriale. Tutte scelte che vanno in controtendenza rispetto alle esigenze del diritto alle cure e delle parole di propaganda che ormai da circa tre anni questo centrodestra propina agli abruzzesi parlando del Piano di riordino della rete ospedaliera, che di fatto in consiglio regionale è inesistente, non avendo prodotto mai nessun documento attuativo, ma che addirittura il ministero competente ha già bocciato più volte perché non corrispondente agli standard richiesti. Per risollevare l’Ospedale di Penne ritengo necessario istituire una UOS di radiologia con un medico responsabile che possa eseguire gli esami e refertare in loco,  perché è inaccettabile che il referto debba eseguito a Pescara perdendo tempo prezioso. Contestualmente istituire UOC di ortopedia a Penne perché è sempre stata un’eccellenza che ha prodotto tanti numeri in positivo e infine Istituire una UOC di chirurgia.  Queste tre proposte risolverebbero già gran parte dei problemi di Penne ridando dignità all’ospedale. Di tutto questo nulla si trova nel fantomatico Piano di riordino. La verità è che ci si ricorda degli ospedali minori solo quando il pronto Soccorso di Pescara scoppia e si deve ricorrere alla vergogna scelta di chiudere gli accessi anche nel presidio di urgenza, come più volte accaduto. Mi chiedo con che faccia davanti a questo sfacelo i rappresentanti di questa maggioranza si permettono anche il lusso di attaccare e giudicare chi, insieme al sottoscritto, con un atto di protesta decide di incatenarsi davanti al pronto Soccorso. Continuano ad attaccare chi denuncia le loro nefandezze e non alzano un dito per risolvere lo sfacelo che hanno generano in appena tre anni e mezzo di gestione della sanità pubblica. Io continuerò a difendere il diritto alle cure di tutti i cittadini, e se pensano che qualche attacco strumentale mi impedisca di farlo si sbagliano di grosso”. Conclude.(com/red)

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