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Risorse idriche, interpellanza di Paolucci

30 giugno 2022 - 16:20

(ACRA) - “L’Abruzzo è una regione ricca di acqua, ma dove una quantità imponente si perde ogni giorno e dove al momento non ci sono né interventi, né strategie per impedirlo. Lo dice lo stato delle reti idriche, che, senza interventi vedono vanificarsi fino anche al 50 per cento della portata, ogni anno di più. Lo dicono i danni provocati da questa inerzia all’agricoltura, alle industrie abruzzesi, pesantemente toccate dalla siccità e dalla mancanza di programmazione da parte della Regione. Nonostante siamo una delle regioni che perde più acqua in Italia, su 1.650 milioni di euro di fondi che il PNRR dedicava proprio all’agricoltura, all’Abruzzo sono arrivati zero euro: la Giunta di centrodestra fallisce al primo colpo proprio sul settore primario e sull’acqua, che sarà il tema del futuro”, così il capogruppo Pd in Regione, Silvio Paolucci, che annuncia un’interpellanza per conoscere le iniziative e le strategie regionali per fare fronte a una situazione che rischia di diventare drammatica, ripercuotendosi su tutta la filiera economica regionale, a partire dall’agricoltura. “Da mesi chiediamo di istituire un tavolo con tutti i soggetti competenti, Regione, Comuni, Consorzi agricoli, enti d’ambito, associazioni di categoria, da mesi chiediamo di riattivare le risorse dei progetti già pronti, definanziati dal Masterplan eppure pronti a dare risposte al territorio e a uno dei settori più toccati, proprio l’agricoltura, nel caso specifico, quella del fucino – incalza Paolucci – Non solo dai bandi del PNRR l’Abruzzo, su 1.620 milioni di euro per 149 interventi nel settore primario, prende zero euro, perché non siamo stati in grado di presentare progetti conformi alle regole di questo straordinario strumento di ripresa che l’Europa e il Governo hanno messo a disposizione, ma perde anche le risorse che erano già stanziate, circa 50 milioni di euro, deviate su altro che è sicuramente meno urgente di un progetto per potenziare le reti irrigue per completare il quale serviranno almeno 200 milioni di euro. Ci auguriamo che sui 15.5 miliardi che il PNRR dedica alla risorsa idrica e sugli altri fondi che andranno a bando, non si ripeta quello che è già accaduto perché il Governo regionale non sa pare programmazione. Eppure parliamo di un’emergenza è attuale, come lo è la fragilità del nostro sistema idrico, sommata pure ai cambiamenti climatici di cui è indispensabile tenere conto e tutto questo causa danni economici e disservizi enormi per le aziende e i cittadini abruzzesi. Perdite tanto ingenti perché la rete è vetusta, alcuni tratti hanno anche oltre 30 e 50 anni. Ogni giorno perdiamo decine di migliaia di metri cubi al secondo, non possiamo perdere altro tempo: la tutela della risorsa idrica è già un’emergenza. Invece il Governo regionale continua a rimanere fermo e ignorare che bisogna progettare, investire e realizzare progetti pronti e in itinere, approfittando di ogni canale, a partire dal PNRR. Bisogna farlo bene, coinvolgendo anche i Consorzi di bonifica, le associazioni di categoria, gli enti d’ambito, i gestori, tutti i soggetti operativi, per non farci cogliere impreparati, di nuovo su un argomento cruciale e strategico ora e per il futuro. Non farsi trovare pronti su settori strategici per l’economia regionale, come appunto le risorse idriche e l’agricoltura, dopo aver cancellato i fondi destinati all’impianto irriguo fucense dalla precedente giunta regionale è sintomo di una superficialità e una disattenzione che chi governa non può permettersi, né reiterare”. (com/red)

 

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