Pesca, Pepe chiede maggiore attenzione da Regione
08 marzo 2022 - 15:53
(ACRA) - “La grave situazione di crisi economica che sta investendo le marinerie italiane e, nello specifico quella abruzzese, richiede, necessariamente, una attenzione particolare da parte della Regione Abruzzo” dichiara il Vicecapogruppo del Partito democratico, Dino Pepe che aggiunge: “Come è noto, l’Associazione produttori Pesca, in rappresentanza dell’80% delle marinerie italiane, ha proclamato uno sciopero generale di una settimana per richiamare l’attenzione del Governo nazionale e più in generale delle Istituzioni, anche regionali, sul “caro gasolio” che non permette più di sostenere l’attività dei pescherecci: i costi di carburante, infatti, in un anno sono triplicati, passando da 35 centesimi agli attuali 1.05 euro al litro. Molti armatori, hanno deciso, come ulteriore segno di protesta, di riconsegnare i documenti delle loro imbarcazioni alla Capitaneria di porto” prosegue il Consigliere regionale. Tale situazione di crisi, in Abruzzo, è accentuata da forti criticità strutturali che, se non affrontate dell’immediato e con soluzioni concrete, rischiano di far scomparire l’intero comparto delle aziende della pesca con ripercussioni negative in termini economici e di occupazione. La Giunta regionale, per quanto di competenza, ritengo, debba mettere in campo interventi straordinari ed urgenti, che, unitamente a quelli auspicati da parte del Governo nazionale riescano a porre un argine a questa situazione che rischia di compromettere, definitivamente l’intero settore. In questa ottica, proprio allo scopo di rendere concrete e puntuali le azioni utili a sostenere la marineria abruzzese, ho chiesto all’Assessore Imprudente la convocazione della Conferenza regionale della pesca, allargata ai Sindaci e ai Parlamentari eletti in Abruzzo. Tale iniziativa, oltre a sostenere e approfondire le richieste del mondo della pesca è indubbiamente l’occasione per programmare e conoscere come, Regione Abruzzo, intenda promuovere anche presso la Conferenza Stato Regioni e sui tavoli ministeriali le istanze del settore” conclude Dino Pepe. (com/red)