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Mirò, Febbo: impossibile invocare sanatoria 2017

19 febbraio 2022 - 11:27

(ACRA) - “Il tentativo di “salvare” il proprio investimento e il progetto è sicuramente legittimo e comprensibile da parte della Sile costruzioni ma il voler cercare di fruire della “sanatoria” (Governo Gentiloni) è tutt'altra questione. Infatti, la "scellerata" sanatoria del 2017 (governo Gentiloni) non è applicabile nella fattispecie. Sulla realizzazione illegittima dei manufatti ci sono stati già diversi gradi di giudizio così come diversi giudizi del Via sulla decadenza. Così come appare ininfluente il voler insistere sulla tesi di aver compiuto, a proprie spese (e ci mancherebbe), le opere di messa in sicurezza, in primis perché sono state eseguite successivamente, e tardivamente, e poi perché non idonee ai fini della salvaguardia dell'ambiente e della sicurezza proprio in virtù della realizzazione dei nuovi (illegittimi) manufatti. Quindi la “scellerata” sanatoria del Governo Gentiloni non può essere invocata in questo caso. La decisione assunta dal Comitato Via è di altra natura e cioè si chiede di adempiere a una ordinanza del Tar per evitare ulteriori ricorsi e contenziosi ma nei fatti la posizione, più volte già dichiarata della stessa Regione, è immutata: negativa. Si ribadisce quindi l'urgenza e la indifferibilità della demolizione dei manufatti realizzati senza autorizzazione e la rigenerazione dell'area”. E' quanto dichiara il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Mauro Febbo. (com/red)

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