Pettinari:"Molte imprese attendono aiuti del 2020"
24 giugno 2021 - 11:48
(ACRA) - “Ancora un attacco di 'annuncite acuta' per il centrodestra abruzzese, che sulla stampa garantisce nuovi stanziamenti a fondo perduto per le imprese, mentre la maggior parte degli aiuti promessi nel luglio 2020 è ferma in qualche ufficio, con buona pace delle imprese abruzzesi che nelle loro tasche ancora non vedono 1 euro a distanza di un anno”. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale d’Abruzzo Domenico Pettinari, che continua: “A oggi infatti sono state pagate solo 21.448 domande sulle oltre 54 mila pervenute a Regione Abruzzo per un totale di euro 26.727,633,69. Numeri che, alla luce delle dichiarazioni dell’assessore Quaresimale di questi giorni, si traducono nella rappresentazione più squalificante della politica dell’annuncio. Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia stanno tenendo le piccole e medie imprese abruzzesi al guinzaglio da oltre un anno e invece di attivare tutto quanto possibile per snellire l’enorme mole di richieste ancora ferme al palo, ingolfano il sistema con l’annuncio di nuovi fondi, che a questo punto non sappiamo quando arriveranno, forse tra un altro anno o due. Un atteggiamento che può essere perpetuato solo da chi vive lontano dalla realtà. Questi signori forse non si rendono conto che liquidare un’impresa in crisi con un anno di ritardo equivale a sancirne il fallimento. Una realtà che invece chi vive tutti i giorni a stretto contatto con i cittadini e le imprese conosce bene, ecco perché già da ottobre 2020 avevo proposto di istituire una task force amministrativa, per attivare impiegati e dirigenti al fine di evadere tutte le domande per i contributi regionali a fondo perduto nel più breve tempo possibile. Proposta non considerata da chi è alla guida di Regione con il risultato che tutti vediamo. Ora che lo spot è stato fatto e abbiamo avuto la dose quotidiana di propaganda del centrodestra – conclude Pettinari – mi auguro che il presidente Marsilio, l’assessore Quaresimale e tutti coloro che hanno competenza in merito abbandonino i microfoni della stampa e si attivino negli uffici per velocizzare la liquidazione delle somme, prima che le nuove domande vadano a ingolfare ulteriormente gli uffici rendendo questi aiuti più un miraggio che un reale sostegno”. (com/red)