Giornata diritti infanzia: messaggio Pres. Sospiri
20 novembre 2020 - 17:53
(ACRA) - Il Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, interviene in occasione della “Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza”. Oggi si celebra, infatti, la data in cui l’Assemblea Generale della Nazioni Unite ha approvato la Dichiarazione Universale dei Diritti del fanciullo, revisionata il 20 novembre del 1989 come Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. “La giornata di oggi – dichiara Sospiri - ci ricorda che i bambini e gli adolescenti stanno pesantemente soffrendo tutte le limitazioni imposte dalle misure di contenimento della pandemia. Questo accade nella fase più importante della loro formazione di uomini e donne del domani. Io sono molto felice però, perché in questa Regione abbiamo finalmente istituito la figura del Garante dei loro diritti, che sta operando bene, seppur tra tante difficoltà”. “I bambini e gli adolescenti – continua il Presidente - subiscono l'impossibilità in questo momento di fare quello che a noi invece è stato concesso, cioè vivere liberamente cose normali, come prendere un pallone e andare a giocare, vedersi con gli amici, in qualche caso andare a scuola. Dobbiamo essere molto bravi a capire le loro esigenze ad essere pazienti. Tocca a noi adulti inventare nuovi strumenti per farli socializzare, avvalendoci delle nuove capacità tecnologiche. È compito della Regione e del Consiglio regionale mettersi a sostegno di qualsiasi progetto possa colmare questa carenza di relazione”. “I giovani – dice Sospiri - vengono spesso involontariamente, accusati di essere l'oggetto della possibile propagazione del virus, io credo che non ci sia nulla di male nel fatto che un bambino voglia giocare o che un ragazzo voglia divertirsi. Lo si deve fare, ma con tutte le misure di sicurezza possibili”. “Usciremo da questo brutto periodo – dichiara infine il Presidente del Consiglio - e torneremo a sentire la voce dei bambini e dei ragazzi per strada che giocano liberamente, com’è giusto che sia”. (red)