Cittadini e PA: le tappe della svolta digitale
30 settembre 2020 - 12:18
(ACRA) – L’Aquila, 30 settembre - Il 28 febbraio 2021 potrebbe inaugurare un modo nuovo di intendere il rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione. Il decreto “semplificazioni” del Governo, convertito in legge lo scorso undici settembre, punta, infatti, a una quasi completa digitalizzazione delle procedure amministrative degli enti pubblici. Riprendiamo, in sintesi, l’approfondimento pubblicato oggi dal “Sole 24 Ore” che descrive nel dettaglio le novità della “burocrazia digitale”. Si parte dal prevedere il cosiddetto “domicilio digitale”, un recapito virtuale dedicato a ciascun cittadino, che diverrà, nelle intenzioni del Governo, una vera e propria cassetta delle lettere immateriale in cui confluiranno le comunicazioni da parte della pubblica amministrazione. Concretamente si tratterà di una PEC (Posta Elettronica Certificata) obbligatoria su scala nazionale. Tutti i “domicili” saranno archiviati in una banca dati che confluirà nell’Indice Nazionale dei Domicili Digitali delle persone (Inad) a disposizione della PA. La norma prevede una fase di assestamento del processo in cui i cittadini sforniti di competenze e dispositivi digitali idonei, riceveranno comunque copia cartacea delle comunicazioni che non andrà però a sostituire l’iter informatico. In aggiunta a questo, dal 28 febbraio 2021, si passerà all’utilizzo esclusivo di Spid (Sistema Pubblico d’identità digitale) e della Carta d’identità digitale (Cie). Due chiavi che daranno accesso ai servizi digitali offerti dalle pubbliche amministrazioni, le quali hanno anche l’obbligo di renderli fruibili tramite gli smartphone attraverso l’applicazione IO. Spid e Cie potranno anche essere utilizzati per accedere ai servizi in rete non solo italiani, ma di tutte le pubbliche amministrazioni dell’Unione europea. Il pagamento di tasse, bollette e servizi vari verso gli enti pubblici sarà consentito solo tramite transazioni elettroniche, utilizzando il portale già attivo “PagoPa”. “Tramite tale piattaforma – spiega il “Sole24Ore” – potranno essere pagati tributi, tasse, utenze, rette, quote associative, bolli e qualsiasi altro tipo di pagamento verso le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, ma anche verso altri soggetti a partecipazione pubblica, le scuole, le università, le Asl”. Infine, ci dovremmo abituare ad abbandonare la vecchia raccomandata di carta che verrà sostituita da una comunicazione digitale. “L’invio degli atti amministrativi – scrive il quotidiano economico - attraverso la piattaforma delle notifiche digitali, oltre a garantire il pieno valore legale, sarà in grado di assicurare un meccanismo di consegna più semplice, sicuro ed in grado di garantire certezza e data dell’avvenuta notifica”. La procedura di recapito per cittadini che non possiedono un domicilio digitale, continuerà comunque a realizzarsi avvalendosi della posta ordinaria. (ndl)
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