Sospiri:Legge oncologici è norma di civiltà
05 agosto 2020 - 19:53
(ACRA) - “La legge che riconosce contributi e rimborsi ai pazienti oncologici, al fine di sostenere le spese connesse alle cure fuori regione, è una norma di civiltà che testimonia la vicinanza di un’amministrazione regionale a una parte della propria popolazione la cui sofferenza fisica non dev’essere ulteriormente aggravata da una sofferenza economica. Ringrazio per la sensibilità tutta l’aula che ha votato all’unanimità la norma, fortemente sostenuta anche nel lavoro condotto dalla Commissione al fine di formulare la legge quanto più possibile ottima e adeguata”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri commentando l’approvazione della norma per i malati oncologici. “La patologia oncologica è una malattia che, come le malattie rare, coinvolge non solo il paziente in senso stretto, ma mina la stabilità della famiglia stessa, chiamata a sforzi straordinari e supplementari per sostenere il congiunto, sia sotto il profilo psicologico che economico – ha sottolineato il Presidente Sospiri -. A chiunque viene colpito da una tale malattia occorre innanzitutto riconoscere il diritto di tentare ogni strada per individuare la cura più idonea, per vincere la battaglia per la vita, un diritto spesso minato dalle possibilità finanziarie della famiglia stessa, e non è concepibile affidare tale scommessa alla solidarietà del territorio. Ecco che allora in tale frammento deve subentrare la legge regionale, che riconosce aiuti, sostegni e rimborsi concreti ai malati che devono affrontare spese straordinarie. Approvata la norma, ora la giunta dovrà emanare i bandi per l’accesso ai rimborsi e in tal senso aderiamo senza alcuna remora all’appello alla velocità del vicepresidente Pettinari: l’organizzazione della struttura vedrà sicuramente il potenziamento della macchina amministrativa deputata al servizio, specie nella sua fase iniziale di rodaggio, al fine di dare risposte tempestive e puntuali ai cittadini che devono essere messi nelle condizioni di concentrare le proprie energie sulla lotta contro la malattia, e non certo di correre dietro alla burocrazia”. (com)