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Bocchino e Marcovecchio su soppressione tribunali

03 luglio 2020 - 12:43

(ACRA) - "Abbiamo avviato una serie di audizioni, con la condivisione dei sindaci, dei Presidenti degli ordini forensi, dei Presidenti dei Tribunali, per chiedere ed ottenere la modifica del Decreto Legislativo n.155/2012 che sancisce la soppressione dei tribunali minori. Il presupposto della soppressione sono i costi per il mantenimento di queste strutture". Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri regionali di Vasto, Sabrina Bocchino e Manuele Marcovecchio. "Non è il tempo delle polemiche ma di soluzioni concrete per dare certezza di continuità all'attività dei cosiddetti tribunali minori, tra cui quelli di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona". I due consiglieri regionali della Lega Abruzzo sono tra i firmatari del progetto di legge "la nostra proposta prevede 3 nuovi articoli in base ai quali i tribunali soppressi possono riprendere appieno le proprie funzioni giudiziarie nelle loro sedi, a condizione che le spese di gestione e manutenzione degli immobili e di retribuzione del personale di custodia e vigilanza delle strutture siano integralmente a carico del bilancio degli enti locali e della Regione richiedente. Resterebbero a carico dello Stato le spese relative alla retribuzione dei magistrati, del personale amministrativo e di polizia giudiziaria. Se Regione e Comuni riusciranno a farsi carico delle spese per il mantenimento delle strutture sedi di Tribunali, con una convenzione il Ministro di Giustizia e le Regioni potranno stabilire i termini per consentire la riapertura dei presidi giudiziari. Una volta recepito il progetto di legge, lo stesso Ministero dovrà provvedere alla riformulazione o riapertura delle piante organiche dei Tribunali sub provinciali riattivati ed alla loro copertura. Noi ci stiamo impegnando come Regione a fare la nostra parte per arrivare a una soluzione e pare strano che il primo cittadino di Vasto e il ministro Bonafede, entrambi della stessa cordata politica Pd-5S, non riescano a trovare la sintesi definitiva", chiosano i consiglieri leghisti. (as)

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