Fedele (5S):"Giù le mani dal Parco Sirente Velino"
24 giugno 2020 - 16:35
(ACRA) - "È finita nei cassetti di Regione Abruzzo la mia interpellanza in cui chiedevo spiegazioni sul Commissariamento dell'Ente Parco Naturale Regionale Sirente-Velino, che si protrae ormai da 5 anni, sul mancato esame del Piano del Parco e sulla definizione di un consiglio di amministrazione capace di tutelare l'intera area, che manca da 2 anni. Questa Giunta, invece di colmare questa grave lacuna amministrativa, ci ha proposto una Legge regionale che vorrebbe ridurre di circa 8.000 ettari l'area sottoposta a tutela, pari a oltre il 14% dell'attuale perimetro. Il parco comprende il territorio di 22 comuni abbandonati al loro destino. Senza una governance ben definita, il parco è una terra di tutti e di nessuno, ma che probabilmente fa gola a molti" lo afferma il Consigliere regionale Giorgio Fedele Vice, Presidente della Commissione Agricoltura e attività produttive. "Se l'interesse della politica abruzzese per il Parco regionale del Sirente Velino deve tradursi esclusivamente nella sottrazione di territori ai vincoli del parco ridiscutendo il suo perimetro – incalza Fedele - è certo che non ci sarà l'appoggio del M5S, anzi siamo pronti a dare battaglia per la tutela di un territorio che rappresenta un tassello importantissimo nel mosaico naturalistico e paesaggistico che ha spinto molti a definire l'Abruzzo Regione verde d'Europa. La maggioranza di centrodestra ci troverà nelle commissioni competenti e in Consiglio pronti a difendere quello che è un patrimonio di tutti gli abruzzesi e per il quale chiediamo la giusta attenzione e valorizzazione. Ridurre i confini è una scorciatoia inaccettabile per non affrontare le proprie responsabilità e denota una visione miope anche dal punto di vista dello sviluppo di un intero territorio in cui le risorse naturalistiche rappresentano un volano per le piccole economie locali. La Giunta si concentri su una attenta gestione del Sirente-Velino e garantisca una migliore qualità della vita per tanti cittadini abruzzesi che abitano i nostri appennini" conclude. (com/red)