Pietrucci (Pd): "Primo sostegno ai centri diurni"
24 giugno 2020 - 12:25
(ACRA) - "Con un voto unanime del Consiglio regionale ieri è stato approvato il mio emendamento alla legge " Cura Abruzzo 2" per stanziare prime risorse a favore dei Centri Diurni non accreditati". La dichiarazione arriva dal consigliere regionale PD, Pierpaolo Pietrucci, e continua: "Nel Comune dell'Aquila i Centri Diurni non accreditati sono solo quattro e stentano a riattivare i loro preziosissimi servizi a causa delle stringenti ed esose norme post CoVid contenute nell'Ordinanza del Presidente della Giunta n. 71/2020. Bisogna coniugare sicurezza e prevenzione, senza dimenticare l'importanza di quei servizi che vanno a favore dei disabili e delle loro famiglie. Il protocollo, infatti, richiede una attuazione molto complessa: prevede misure come il distanziamento sociale, la gestione degli utenti in carico in due o più piccoli gruppi (per un massimo di 5 persone), la possibilità di svolgere le attività in due o più turni giornalieri (mattina e pomeriggio), un preliminare triage telefonico, e, successivamente, per ogni ospite candidato alla frequenza giornaliera, un triage prima dell'ingresso in Centro Diurno; e ancora, si prevede l'organizzazione di uno scaglionamento all'arrivo e alla ripartenza degli utenti attuando le misure per ridurre il contatto fra accompagnatore e operatori. Inoltre i Centri che utilizzano un pulmino per il trasporto degli utenti, devono garantire le misure di igienizzazione, disinfezione e sanificazione dei mezzi". "È chiaro - sottolinea il consigliere Dem - come la riapertura di questi luoghi necessari – anzi fondamentali – alla vita sociale dei disabili gravi necessita di risorse e figure nettamente superiori all'ordinario, sulle quali le Istituzioni territoriali devono intervenire con scelte legislative e amministrative adeguate. Le persone bisognose di assistenza e le loro famiglie, hanno già vissuto per mesi e mesi durante il lockdown una condizione di estrema sofferenza, dovendo caricarsi in casa e per 24 ore al giorno tutte le esigenze e le attenzioni necessarie. Il paradosso è che, oggi che i cittadini potrebbero usufruire di nuovo dei servizi esterni, i Centri Diurni rischiano – senza adeguate risorse – di non poter intervenire. Con il mio emendamento ho cercato perciò di garantire quello sguardo attento, che per primo dovrebbe avere chi è al governo, sulle fragilità della società e che possa lenire le difficoltà di operatori e fruitori". "Questi Centri, infatti, al contrario di quelli accreditati tramite la Regione non hanno la certezza delle risorse, subendo di fatto un trattamento sperequativo - conclude Pietrucci - Ma si tratta solo di un primo piccolissimo passo, del tutto insufficiente alle esigenze reali. Adesso come promesso dal presidente del Consiglio Sospiri a margine del mio intervento in aula, attendiamo gli adeguati contributi a fondo perduto di cui i Centri Diurni non accreditati hanno un assoluto bisogno". (com/red)