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Pepe: "La parola d'ordine dovrà essere ripartire"

18 aprile 2020 - 17:29

(ACRA) - "Serve un grande piano per far ripartire, una volta terminata la prima fase dell'emergenza sanitaria, l'intero Abruzzo e la provincia di Teramo e, per realizzarlo, sarà necessario il fattivo coinvolgimento di tutte le parti in causa: politica, amministratori locali, imprenditori, lavoratori, autorità sanitarie, banche, esperti dei vari settori e parti sociali, infatti solo lavorando tutti assieme, remando verso un comune obiettivo, potremo traghettare il territorio verso una nuova ripartenza". Questo il pensiero del Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd, Dino Pepe, che parla apertamente della necessità di iniziare a programmare un "new deal" per l'economia regionale che, partendo dal locale, ovvero da comuni e province, dovrà tracciare la giusta rotta per far ripartire tutto il comprensorio. "So che è una frase spesso abusata, ma serve una cabina di regia comune, in cui ogni attore faccia la sua parte pensando al bene generale, all'interesse del "sistema", e non solo al suo territorio – prosegue Pepe – insomma, un tavolo di lavoro aperto, inclusivo e propositivo, nel quale ogni attore si senta protagonista e metta il proprio contributo, il proprio mattoncino, le proprie proposte ed idee concrete. Difatti solo attraverso una costante condivisione potremo dare spinta a questa ripartenza invocata da più parti, ma della quale al momento non vi è traccia. Non c'è infatti tempo da perdere e, anche in vista del primo step per la ripartenza generale, fissato ai primi di maggio, bisognerà gettare le basi di questo confronto aperto a tutti i contributi". L'idea, secondo il Vice Capogruppo Regionale del Pd, è quella di partire dal locale per poi allargarsi, seguendo l'esempio delle "macro-aree territoriali", all'intero Abruzzo. "A mio parere dovremo ripartire da pochi semplici spunti: lavoro, e quindi occupazione e crescita del pil regionale e provinciale; sanità, rivedendo a posteriori cosa non ha funzionato, e quindi va migliorato; mobilità sostenibile e trasporti, perché per ripartire servono collegamenti stabili e sicuri, per le imprese ed i privati; attività produttive, puntando sui settori chiave da sempre volàno economico imprescindibile per la nostra regione; liquidità, inteso come accordo tra territorio e banche per far sì che non manchi la linfa vitale, ovvero i soldi, per far ripartire il territorio". "Io sono pronto a fare la mia parte – conclude Pepe – e già dai prossimi giorni mi metterò a lavoro sentendo i vari consiglieri regionali teramani, di tutti i colori politici, e valutando con loro come avviare il progetto per coinvolgere i territori, comuni e provincia, e la Regione Abruzzo, così da mettere a punto una sinergia che, partendo dalla politica, possa poi includere, in una piattaforma inizialmente virtuale, per poi diventare nella fase due reale, tutti gli attori sopracitati. In tal senso chiederà al Presidente della Provincia di Teramo la convocazione immediata dell'Osservatorio Provinciale per l'Economia e lo Sviluppo (O.P.E.S.) reintrodotto con delibera di consiglio provinciale del 2015, uno strumento a mio avviso centrale in questo momento per far ripartire il teramano. Questa emergenza sanitaria, che tanti dubbi ci ha lasciati, mi ha però fatto maturare una forte convinzione: solo uniti e coesi potremo ripartire facendo il bene dei nostri concittadini e del nostro Abruzzo". (Com)

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