Bussi, Testa: chi inquina paga
11 aprile 2020 - 09:47
(ACRA) - "Dopo anni di incertezze e controversie, il Consiglio di Stato segna una direzione chiara da seguire: la societa' Edison deve procedere alla bonifica delle ex discariche 2a e 2b a Bussi. Questa sentenza sgombera il campo da qualsiasi dubbio e impone alle Istituzioni, oggi più che mai, di assicurare l'avvio della bonifica senza ulteriori indugi". Così il capogruppo di Fratelli d'Itala in Consiglio regionale, Guerino Testa, che prosegue "trattandosi di sito di interesse nazionale, è importante dire chiaramente agli abruzzesi che é compito del Ministero dell'Ambiente garantire che si proceda senza ritardi. Per questa area, è stata già espletata da anni una gara per la bonifica, aggiudicata in via provvisoria, ad un raggruppamento di imprese. Nella scorsa campagna elettorale regionale – ricorda Testa - il Ministro Costa é venuto di persona sul nostro territorio ad impegnarsi in merito con gli abruzzesi. A Pescara, in particolare, ha promesso l'aggiudicazione definitiva, la firma del contratto e l'avvio dei lavori nel tempo record di una settimana. È passato più di un anno e non è partito alcun cantiere. Infatti, tutto è bloccato sui tavoli del Ministero e a nulla sono valse le istanze degli uffici regionali e delle associazioni ambientaliste per conoscere lo stato della procedura e per accedere agli atti. I documenti restano inspiegabilmente nel cassetto, in barba ai tanto acclarati principi di trasparenza e partecipazione. Qualche giorno fa – argomenta ancora il Consigliere - le parole del Ministro hanno generato ulteriore preoccupazione quando ha paventato possibili diversi utilizzi dei 50 milioni di euro, fondi che sono vincolati e che dovrebbero assicurare l'operazione di bonifica da parte del gruppo imprese aggiudicatarie, cui seguirebbe l'azione di rivalsa nei confronti della Edison. La Giunta Marsilio ed il Consiglio regionale, hanno fatto tutto ciò che era nelle loro competenze : il Presidente ha dato mandato per l'azione di risarcimento del danno nei confronti del responsabile della contaminazione, a conclusione del processo penale sulla discarica dei veleni Tremonti, e il Consiglio regionale ha avviato una Commissione d'indagine, la cui presidenza è stata affidata come di regola alla minoranza. Dunque, fronte comune a tutela degli interessi del nostro territorio: salute pubblica e ambiente per l'intera Valpescara, con l'obiettivo della totale riqualificazione dell'area che ci si augura potrà tornare presto ad essere produttiva e al servizio delle comunità locali. Pertanto, oggi siamo tutti d'accordo con il principio che chi inquina paga, ma la vera domanda è: quando? Auspico che il Ministro Costa – conclude Testa – voglia e possa dare al più presto questa risposta agli abruzzesi, senza che si debba attendere un altro quinquennio e la prossima campagna elettorale". (com/red)
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