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Grandine, Sospiri: pronti ad attivare altre strade

05 novembre 2019 - 19:28

(ACRA) - "L'esclusione dell'Abruzzo dal fondo per il risarcimento dei danni da calamità naturale dopo la grandinata dello scorso 10 luglio è gravissima, e testimonia la mancata conoscenza di ciò che è realmente accaduto sulla fascia litoranea in quella terribile giornata. Ovviamente non consideriamo chiusa la vicenda, il Governo non può semplicemente girare la testa dall'altra parte e pensare di aver chiuso il fascicolo Abruzzo, piuttosto siamo pronti ad attivare altre strade istituzionali sulle quali interesseremo subito i nostri parlamentari". Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri commentando l'esclusione dell'Abruzzo dalle Regioni che avranno diritto al risarcimento dei danni subiti per calamità naturali dopo l'eccezionale ondata di maltempo del 10 luglio scorso. "Quell'episodio ha ulteriormente colpito una regione già pesantemente in affanno dopo gli eventi naturali che negli ultimi dieci anni veramente non ci hanno risparmiato nulla – ha ricordato il Presidente Sospiri -. La grandinata e il successivo nubifragio che, in particolare, hanno sconquassato tutta la costa hanno provocato danneggiamenti di cui ancora oggi, a quattro mesi di distanza, vediamo le tracce. Non è pensabile abbandonare ora gli abruzzesi alla propria sorte, non è possibile fronteggiare quell'enormità di costi di riparazione di case e altri beni patrimoniali con le assicurazioni pubbliche o private per risanare tutte le situazioni. L'aiuto, il sostegno del Governo nazionale è necessario ed è per questo che la pratica non è affatto chiusa. Investiremo della questione i parlamentari abruzzesi affinchè si attivino quelle che sono concrete strade alternative per ottenere un ristoro adeguato per l'Abruzzo, a partire dal finanziamento del Capitolo ad hoc del fondo Protezione civile in fase di predisposizione della finanziaria nazionale, ovvero di un fondo dove i nostri parlamentari eletti possono alzare la voce in difesa del territorio che sono chiamati a rappresentare e far inserire la spesa necessaria. Forse avremo perso una scaramuccia, ma la battaglia è ancora aperta". (com/red)

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