Smargiasi su discarica Cupello a fuoco
21 ottobre 2019 - 12:39
(ACRA) - Ennesimo incendio, il quinto in due anni, nella terza vasca della discarica Valle Cena. "Lo scorso giugno interessai personalmente il Governo Regionale della situazione della discarica di Valle Cena visti i ripetuti episodi di incendio verificatisi in particolare nella terza vasca – Spiega il consigliere regionale Pietro Smargiassi - tramite un'interpellanza portai il caso in Consiglio regionale e chiesi di conoscere le determinazioni dell'ARTA circa i rifiuti bruciati e la natura delle sostanze rilasciate nell'aria. Invitai anche a rendere note quali misure di sicurezza erano presenti nel sito e spronai l'Assessore Campitelli ad effettuare un sopralluogo sull'area per rendersi conto della situazione della discarica, il cui ciclo di vita sarebbe tarato in otto anni ma in realtà parrebbe già in via di saturazione dopo soli due. Da allora - continua Smargiassi - nulla è cambiato, e oggi siamo nuovamente costretti a doverci occupare di un vasto incendio che ha generato un'imponente nube di fumo ed un odore nauseante che si propaga in un raggio molto ampio. I sindaci dei comuni limitrofi alla discarica si trovano nuovamente costretti a richiedere ai cittadini di tenere chiuse porte e finestre delle abitazioni per la scarsa salubrità dell'aria. Tutto questo dimostra come la gestione dell'impianto continui ad essere carente in termini di sicurezza. E' evidente, quindi, che un tale stato di cose dipenda anche dal mancato cambio di passo, rispetto al passato, da parte del Governo Regionale. Ritengo che probabilmente l'Assessore Campitelli abbia sottovalutato il problema e continui a sottostimare il potenziale rischio che l'area di Valle Cena diventi una delle numerose aree altamente inquinate d'Italia. A questo punto auspico – conclude il 5 stelle - che Marsilio ritiri la delega al proprio Assessore e si faccia seriamente carico di un problema che sta affliggendo l'area del vastese, mettendo a serio rischio la qualità di vita degli abruzzesi che risiedono in quelle zone". (red)