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Carcere Pescara, Scalera: piena condivisione ma pensiamo alla tutela dei detenuti oggi

19 marzo 2025 - 14:12

(ACRA) - La garante dei detenuti della Regione Abruzzo, Monia Scalera, ha partecipato ieri al Consiglio comunale di Pescara convocato, in seduta straordinaria, per discutere la delocalizzazione della casa circondariale. "Ho seguito interamente i lavori del Consiglio- ha spiegato Scalera - e preso visione del documento approvato all'unanimità dall'Assise civica. Innanzitutto mi preme sottolineare la piena condivisione degli intenti, che comunque richiedono diversi anni per la completa realizzazione, ma è altrettanto importante tenere in considerazione la situazione dei detenuti che in questo momento sono nella struttura.
Dobbiamo lavorare ragionando sul qui e ora, con l'obiettivo di migliorare le condizioni di vita e la permanenza all'interno del carcere di Pescara. In tal senso sono tanti i progetti sui quali la Regione sta lavorando. Per ciò che concerne Pescara posso citare il progetto AMA-ES, che riguarda la formazione per coloro che sono sottoposti a esecuzioni penali esterne. Con l'assessore regionale Roberto Santangelo, inoltre, stiamo portando avanti i progetti finanziati con i fondi FSE (per un investimento complessivo di 7 milioni di euro) che prevedono percorsi di formazione, l'implementazione delle figure degli psicologi all’interno delle carceri, con l'obiettivo di scongiurare casi di suicidio. Un altro aspetto importante riguarda poi il Social Housing per coloro che non hanno un domicilio o una residenza. Insomma, torno a ribadire la piena disponibilità a mettermi a disposizione per assicurare la tutela dei detenuti e la volontà di questa Autorità regionale di porsi da ponte tra le realtà carcerarie del territorio e le istituzioni, per la realizzazione di tutti gli obiettivi. Proprio domani, 20 marzo, è in programma un tavolo tecnico dedicato alla giustizia riparativa che vedrà confrontarsi tutti gli attori coinvolti come i direttori degli istituti di pena, il Tribunale di Sorveglianza, i centri di giustizia riparativa, i Sindaci, l’ANCI, l’UEPE, il PRAP e i Presidenti degli Ordini degli Avvocati". (red)