Milleproroghe, M5S: Caos normativo che non risolve i problemi degli abruzzesi
05 febbraio 2025 - 12:27
(ACRA) - “Per giorni abbiamo denunciato l’inaccettabile stravolgimento del ‘Mille proroghe’ da parte del centrodestra abruzzese, una forzatura che la maggioranza ha voluto con il fine di approvare provvedimenti dettati da interesse di parte e non da reali necessità di urgenza normativa. Ieri, dopo la strenua lotta condotta dal Movimento 5 Stelle nella competente Commissione bilancio e in una seduta di Consiglio Regionale finita a tarda ora, è arrivata l’approvazione finale dell’ennesimo minestrone normativo orchestrato dalla maggioranza. Basti pensare che un testo composto originariamente da nove articoli è arrivato, a suon di emendamenti, ad averne ben 52” dichiarano i Consiglieri regionali del Movimento 5 stelle Erika Alessandrini e Francesco Taglieri. “La necessità di correggere la legge finanziaria approvata a fine 2024 per consentire di spendere i fondi del bilancio regionale, era alla base dell’urgenza di approvare il provvedimento nella seduta di ieri”, sottolineano i consiglieri del M5S. “Si è trattato di un errore imperdonabile, determinato da una maggioranza litigiosa che, tra le altre cose, non è riuscita ad approvare il ‘Milleproroghe’ entro la fine dell’anno. Anche questa volta, infatti, le spaccature tra i Consiglieri del centrodestra per accaparrarsi pezzi di potere e soldi regionali li hanno pagati gli abruzzesi”. “Grazie alla ferma opposizione del Movimento 5 Stelle, che durante i lavori ha depositato numerosi emendamenti, la maggioranza è stata inchiodata per sette ore in Commissione, al fine di provare a migliorare il testo da loro presentato. Ma troppe richieste sono rimaste inascoltate” proseguono i Consiglieri Taglieri e Alessandrini. “È rimasto senza soluzione il problema della gestione del demanio marittimo con tutte le sue criticità legate alla disponibilità di una adeguata quota di spiagge libere in ogni Comune della costa abruzzese. Nessuno ancora sa come l’Abruzzo voglia affrontare la spada di Damocle della Bolkestein e dopo diversi emendamenti e subemendamenti, uno più caotico ed inapplicabile dell’altro, il cosiddetto ‘salva Pescara’ si è risolto in una norma che individua una città di almeno 70mila abitanti sulla costa per cui non vale l’obbligo di mantenere almeno il 20% di spiagge libere. Una pezza peggiore del buco, priva di qualsiasi visione e capacità di programmare il futuro. Per ciò che riguarda le questioni legate all’AGIR (Autorità di Gestione Integrata dei Rifiuti urbani della Regione Abruzzo), a seguito dell’incontro con le parti sindacali nella conferenza dei capigruppo, come Movimento 5 Stelle abbiamo presentato un emendamento per cancellare dal “mille proroghe” l’intero articolo che riguardava questo argomento e affrontarlo seriamente un apposito strumento normativo. In particolare, abbiamo accolto le richieste dei sindacati e dei lavoratori delle società pubbliche preoccupati per l’indicazione dell’AGIR di costituire società miste pubblico-private. Purtroppo, anche la voce dei lavorati è rimasta inascoltata perché il nostro emendamento è stato bocciato”, proseguono i Consiglieri pentastellati. Non è stata prevista nessuna norma per rendere più efficace la legge proposta dal Movimento 5 Stelle e approvata all’unanimità nel 2023 allo scopo di impedire l’erogazione di finanziamenti regionali ai Comuni che non sono ancora intervenuti per eliminare le barriere architettoniche. Al contrario di quanto abbiamo chiesto ripetutamente in Commissione e nell’aula del Consiglio regionale, restano margini di discrezionalità nell’applicazione della legge in assenza dei Piani comunali per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA). Il centrodestra avrebbe voluto rinviare l’adozione di correttivi a vantaggio delle persone con disabilità per altri due anni. Solo l’intervento fermo del Movimento 5 Stelle è riuscito a ridurre a 12 mesi questa inaccettabile latitanza normativa”. “Il centrodestra di Marsilio ha nuovamente dimostrato la sua totale incapacità di programmare e produrre buone leggi per garantire servizi essenziali e governare le crisi che stanno mettendo in ginocchio l’Abruzzo e gli abruzzesi. Ancora una volta, esce dal Consiglio regionale una legge cosiddetta 'omnibus' che accoglie al suo interno mille temi diversi contribuendo ad alimentare quel caos normativo che negli ultimi sei anni di governo Marsilio è arrivato a livelli intollerabili. Ancora una volta, abbiamo una lunga serie di pezze a colori e zero soluzioni. Nessun approfondimento, nessuna capacità di scrivere leggi organiche e ordinate per temi, solo arroganza e superficialità che gli abruzzesi stanno pagando a caro prezzo in ogni settore di competenza regionale: dalla sanità ai trasporti, dall’economia all’agricoltura, dall’ambiente ai servizi sociali”, concludono Alessandrini e Taglieri. (com/red)