Politica Condividi

Premi Flaiano, Sospiri: "Riaprire dialogo. L'edizione 2025 sarà la più bella di sempre"

29 gennaio 2025 - 08:43

(ACRA) - “Sulla stucchevole e non appassionante polemica sorta intorno alla vicenda del Premio Flaiano credo sia giunto il momento di placare gli animi, riacquistare tutti la necessaria lucidità istituzionale e aprire un Tavolo di confronto sereno e razionale, nell’interesse esclusivo della città di Pescara che dopo 52 anni nutre uno scontato sentimento di appartenenza e protezione nei confronti di quella rassegna che fa parte del nostro patrimonio. Qui non si tratta di chi ha torto o chi ha ragione, ma solo di trovare una soluzione condivisa a un momento di incomprensione. Già domani chiederò la disponibilità dell’avvocato Carla Tiboni, presidente della Fondazione, e del sindaco Carlo Masci per un incontro teso a ritrovare l’opportuna pacificazione utile a garantire ai pescaresi di poter continuare a godere di uno spettacolo che appartiene innanzitutto al suo pubblico che da 52 anni ne assicura il successo e la vita”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri in riferimento alla polemica inerente al Premio Flaiano. “La Regione Abruzzo in primis ringrazia tutte le amministrazioni che fin qui hanno dato la propria disponibilità a ospitare sul proprio territorio il Premio Flaiano in odore di trasloco – ha detto il Presidente Flaiano -, ma mi permetto di far osservare che qui il problema non è la location del premio, che è sempre stata assicurata gratuitamente, fosse il Teatro d’Annunzio o piazza della Rinascita. Qui siamo dinanzi a un ventilato problema di fondi pubblici necessari allo svolgimento del Premio, e allora chiedo se i Comuni di Spoltore, Francavilla al Mare, Montesilvano o Chieti abbiano in bilancio i 60-70mila euro richiesti dalla Fondazione. Se così fosse, allora il problema potrebbe in parte dirsi risolto, almeno per la Fondazione, ma a oggi non mi sembra che alcuna di quelle amministrazioni comunali abbia parlato di somme da erogare al Premio. E allora, restituendo serietà al problema, credo che sedersi attorno a un Tavolo istituzionale sia d’obbligo per dissipare quel clima di scontro che si è inspiegabilmente determinato attorno a quella che dev’essere vissuta come un’occasione di cultura, di festa e di promozione della città. E il problema, chiaramente, non è che il Comune avrebbe ipoteticamente tagliato fondi al Flaiano ma poi ha dispensato generose elargizioni verso altri appuntamenti, fosse esso il FLA – Festival delle Letterature e Altro, che non può certamente essere annoverato tra le iniziative ideate dal centrodestra, né tantomeno l’Ente Manifestazioni Pescaresi che, al pari del Flaiano, è patrimonio della cultura pescarese e va difeso e tutelato. Sicuramente scegliere le rassegne da finanziare o meno è un’azione che fa capo all’amministrazione che governa, ma è altrettanto vero che il Premio Flaiano va sostenuto per la sua storia, la sua tradizione, per tutto ciò che rappresenta per Pescara e per l’Abruzzo. A questo punto, superando con buon senso istituzionale una sterile querelle che inevitabilmente ha già vissuto la sua fase di strumentalizzazione politica, la quale rappresenta un’offesa alla memoria stessa di Flaiano, ritengo ci siano le condizioni per riaprire il dialogo, capire le ragioni delle due parti in causa, da una parte il Comune di Pescara, dall’altra la Fondazione Flaiano, e metterci a lavorare per l’organizzazione dell’edizione 2025 del Flaiano che sono certo sarà ancora più bella, straordinaria e sorprendente rispetto agli anni precedenti. Daremo insieme un’entità precisa alle risorse necessarie per la manifestazione, daremo un’identità alla loro destinazione, e capiremo le possibilità offerte o meno dal Comune”. (com/red)

Notizie correlate