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Anniversario Marcinelle, Sospiri: "Una data marchiata a fuoco nel cuore"

08 agosto 2024 - 10:42

(ACRA) - Il Presidente del Consiglio dei Ministri, con direttiva del 1 dicembre 2001, ha istituito la Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo, in memoria della tragedia di Marcinelle, avvenuta l’8 agosto 1956. Il Consiglio regionale dell’Abruzzo, in occasione del 68° anniversario, ricorda i 60 cittadini abruzzesi che persero la vita nell’incendio della miniera di carbone al Bois du Cazier a Marcinelle, in Belgio.

“Quella dell’8 agosto sarà per sempre, per il nostro Abruzzo, una data marchiata a fuoco nel cuore di una terra dilaniata dalla tragedia di Marcinelle, una ricorrenza che è stata giustamente sacramentata attraverso l’istituzione della Giornata nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel mondo”, sottolinea il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri “una giornata che non può, però, né deve ridursi a mera commemorazione di quel che è stato, ma ha il dovere morale e istituzionale di essere un monito per il futuro. La stessa Fondazione ‘Marcinelle dueseidue’  - aggiunge - istituita con Legge regionale nel gennaio 2023 ha lo scopo di svolgere la funzione di sentinella in un Abruzzo ancora oggi colpito dalla piaga degli incidenti sul lavoro: lo svolgimento di eventi, convegni, momenti di dibattito, iniziative pubbliche, attività nelle scuole e nelle strutture della formazione, non vuole solo offrire spunti di esercizio per la memoria, ma vuole principalmente tracciare la strada da seguire per arginare e sanare quella piaga, per ricordare che il lavoro è vita, non morte, che la sicurezza sul luogo di lavoro è un diritto del lavoratore e un dovere per il datore di lavoro e anche per le pubbliche amministrazioni, chiamate a vigilare. Affinché quella statistica sulle ‘morti bianche’ non si limiti semplicemente a ridursi, ma si azzeri completamente”.

Il Consiglio regionale dell’Abruzzo intende mantenere viva, soprattutto nelle giovani generazioni, la memoria della tragedia di Marcinelle, una delle più grandi tragedie di migranti italiani ed abruzzesi che da Alanno, Casoli, Castel del Monte, Castelvecchio Subequo, Elice, Farindola, Isola del Gran Sasso, Lettomanoppello, Manoppello, Ovindoli, Rosciano, Roccascalegna, Sant’Eusanio del Sangro e Turrivalignani partirono per trovare lavoro nelle miniere belghe. (red)

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