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Cipolletti sulle proteste degli agricoltori

26 gennaio 2024 - 12:46

(ACRA) - "Le proteste cui stiamo assistendo in questi giorni, in Abruzzo, sono proteste spontanee. Basta visitare, infatti, uno solo dei presidi per accorgersi della loro genuinità e prendere atto del fatto che si espone un solo vessillo: la bandiera Italiana. Diversamente, vi è chi promuove gli obiettivi di politiche sostenute dall’azione di quelle lobbies dell’agro-industria che hanno determinato una accelerazione sostanziale delle ambizioni strategiche del Green Deal. Quello che viene osannato dagli ambientalisti come “strumento” per combattere il riscaldamento globale climatico" - dichiara Marco Cipolletti consigliere della Regione Abruzzo e membro della Commissione Agricoltura - è chiaramente un business miliardario nelle mani delle multinazionali. Un primo passo decisivo per tutelare il duro lavoro dei nostri agricoltori e l’intero comparto agricolo abruzzese, settore trainante del tessuto economico regionale, è la doverosa condivisione della protesta dei nostri agricoltori, ricordando sempre che questa crisi è estesa all’intero comparto agro-silvo-pastorale ed è colpa delle misure scriteriate della UE che hanno introdotto un vero e proprio dumping sui prodotti dell’agricoltura, della pesca e degli allevamenti. Recuperare sovranità alimentare, attraverso opportune misure di tutela dei nostri prodotti e allo scopo di restituire dignità al comparto agricolo, significa garantire la salute dei consumatori vista la grande varietà di specie ed eccellenza qualitativa del prodotto italiano. A titolo esemplificativo, prima di consumare olio d’oliva, carne o pesce stranieri si garantisca il consumo dei nostri prodotti. È difficile, difatti, comprendere come consumando prodotti dell'agricoltura provenienti dall’altra parte del pianeta, questa UE possa condurci a tutelare l’ambiente“ conclude Cipolletti. (com/red)