Asse attrezzato, Febbo: accordi alla fase finale
10 novembre 2023 - 12:18
(ACRA) - "Dopo oltre 40 anni si avvia a conclusione la vicenda degli espropri della arteria stradale denominata “Asse Attrezzato” che coinvolge il consorzio industriale Val Pescara, Consorzio coinvolto in questa vicenda che lo ha trascinato in default finanziario e che ha impedito la programmazione dello sviluppo e la valorizzazione delle aree produttive dell’area Chieti - Pescara. Per decenni si è rimbalzato l’onere del mancato pagamento degli espropri e quindi delle relative rivalutazioni monetarie tra la ex Cassa del Mezzogiorno, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Anas, Regione Abruzzo e per ultimo Consorzio industriale. Questo Governo regionale e questa maggioranza di centro destra hanno dato una svolta decisiva all’annosa vicenda e si è riusciti ad ottenere, con la legge 197/2022, un finanziamento di 14 milioni di euro; 7 milioni per ciascuno degli anni 2023 e 2024, al fine di consentire l’acquisizione al patrimonio statale dell’importante arteria e alla successiva gestione di Anas S.p.A.. In questi mesi sono state attivate tutte le procedure e gli atti conseguenti alla previsione di legge e in questi giorni i commissari del Consorzio Val Pescara in liquidazione stanno procedendo alla formalizzazione degli accordi per arrivare alla definizione degli espropri. Accordi necessari a fini transattivi in quanto l’ammontare degli indennizzi risulta essere pari a 17.640.283,26 di euro (comprensivi della rivalutazione monetaria e degli interessi al 31/12/20222) mentre i fondi messi a disposizione dello stato ammontano complessivamente a 14 milioni di euro e quindi si sta procedendo ad accordi transattivi a saldo e stralcio. Peraltro il Consorzio, da anni in liquidazione, ma soprattutto coinvolto in una crisi economico finanziaria che non ne ha permesso la partecipazione alla legge di fusione di tutti i consorzi industriali regionali nell’Arap, diventata l’unica azienda programmatrice di sviluppo economico della regione Abruzzo. Il Consorzio non solo è stato impossibilitato nelle attività di indirizzo e di sviluppo ma addirittura non è stato in grado di garantire nemmeno le attività di manutenzione ordinaria della zona industriale, con tutti i danni conseguenti anche in termini di mancati insediamenti e relative crisi occupazionali. Ora invece ci potrà essere la svolta, anche in considerazione del fatto che l’area potrà godere dell’inserimento nella programmazione dello sviluppo e valorizzazione delle aree produttive regionali e dei benefici della favorevole ubicazione a ridosso sia delle primarie infrastrutture che della ZES (Zona economica speciale)". Così in una nota il consigliere regionale Mauro Febbo, capogruppo di Forza Italia. (com/red)