Attacco hacker, Di Benedetto: Regione supporti Asl
10 maggio 2023 - 11:23
(ACRA) - "Nella già complicata situazione sanitaria cittadina, la nostra ASL diversi giorni fa ha subito un attacco hacker che ha mandato in tilt il sistema informatico interno, tutto ciò nella forma più potente e aggressiva, quel “ ransomware” con cui gli aggressori criptano i dati di un'organizzazione e richiedono il pagamento di una somma per ripristinarne l'accesso". E’ quanto affermano in una nota congiunta il Consigliere regionale Americo Di Benedetto, i Consiglieri comunali de”Il Passo Possibile”. "Nel momento in cui, notizia di ieri, il Direttore generale ha avviato un’indagine interna - si legge ancora - c’è il fondato motivo di ritenere che alla base di questo clamoroso attacco ci sia soprattutto la vulnerabilità del sistema interno e con essa le adeguate procedure di backup (online e offline): i dati sanitari degli utenti sono ormai merce preziosissima e quelli più facilmente “ricattabili” pena la divulgazioni immediata da parte degli “aggressori”. Tutto ciò ha risvolti direttamente sulla salute e sulla vita dei cittadini, sia per l’inefficienza per la mancata erogazione dei servizi essenziali e l’interruzione delle cure e delle analisi, sia dal punto di vista della violazione della loro privacy, tutti problemi conseguenti il mancato funzionamento degli imprescindibili sistemi informatici di riferimento, aggravati dall’assenza di un piano emergenziale. Ancor prima della ricerca delle specifiche responsabilità, ci si chiede come si intenda agire ora a livello organizzativo per ovviare alle gravi disfunzioni del servizio ai cittadini che rischiano di degenerare giorno dopo giorno. Per non parlare delle difficoltà incombenti sul personale esternalizzato rispetto al quale la possibilità di non lavorare, e quindi di non guadagnare, lo penalizzerebbe per accadimenti evidentemente ad esso non imputabili. Che si intende fare per limitare al minimo i disservizi sia per l’utenza che per il personale sanitario impegnato in servizio che, di punto in bianco, non sa più cosa fare in assenza di una procedura di emergenza ufficiale, per gestire visite e prenotazioni, in molti casi imprescindibili? Come pensa la ASL di gestire gli accessi spontanei al CUP, al Pronto soccorso ospedaliero e agli ambulatori? La priorità ce l’hanno i servizi sanitari ai cittadini: se la ASL, in questo momento, non è in grado di ripartire che sia la Regione, a nostro parere, ad assumersi la responsabilità di ricorrere al servizio privato locale, sia non convenzionato sia attraverso potenziali sforamenti dei budget di spesa con le strutture già accreditate, il tutto compatibilmente con le potenzialità degli stessi e considerando anche la possibilità di ricorrere alle altre Asl abruzzesi. Incomprensibile, infine, il silenzio del Sindaco Biondi che, è bene ricordarlo, è sempre il Presidente del Comitato ristretto dei sindaci della Asl della provincia dell'Aquila, quindi la massima autorità sanitaria cittadina – concludono i rappresentanti di “Il Passo Possibile”. (com/red)