Paolucci su bilancio:"Giunta regionale in ritardo"
16 dicembre 2022 - 15:06
(ACRA9 - “Si è appena conclusa la riunione dei capigruppo per la calendarizzazione della sessione dei lavori per l’approvazione della legge finanziaria, ma la Giunta regionale non è stata ancora capace di approvare il bilancio. Un ritardo grave, scandito da fratture politiche e bracci di ferro fra alleati che accompagnano il governo Marsilio dalle sue prime battute e che si manifesta anche sull’atto più importante, nonostante la mole delle risorse a copertura della programmazione economico-finanziaria. Il documento strategico della maggioranza approderà tardissimo in Consiglio regionale, per una discussione che più che sbrigativa e sommaria dovrebbe invece mettere tutte le forze politiche consiliari in condizioni di conoscere le scelte operate e gli obiettivi da raggiungere. Invece, a metà dicembre siamo tutti in attesa di ricevere le carte per studiarle e di vedere il parere dei revisori e temiamo fortemente il rischio concreto dell’esercizio provvisorio”, così il capogruppo regionale Pd, Silvio Paolucci. “Prendiamo atto di un’inerzia grave – incalza l’ex assessore al Bilancio – che accade nonostante questo governo regionale sia forse quello che ha avuto più disponibilità economica nella storia recente della Regione, prima per via dei trasferimenti legati alla ripresa post-covid, poi con la conclusione delle restituzioni legate alle cartolarizzazioni e l'allineamento del piano di rientro: poste che potevano influire positivamente su temi e tempi ed evitare questo bilancio a scatola chiusa e senza l’adeguato confronto con tutti i soggetti interessati. Così non è stato e non ne comprendiamo il motivo, fatto è che non si può esporre una comunità al rischio dell’esercizio provvisorio, perché a pagarne le spese sarebbero ancora una volta i cittadini. Una volta presa cognizione del documento e del suo contenuto, non mancheremo di fare la nostra parte in nome e per conto della comunità abruzzese, non appena ci sarà occasione di un confronto che, ora più che mai, è cosa urgente, oltre che necessaria”. (com/red)