Caro energia, centrosinistra al fianco dei sindaci
08 novembre 2022 - 15:47
(ACRA) - "Abbiamo appreso dell’iniziativa dei 17 comuni della Val Pescara, che ieri sera dalle 20 alle 21 hanno simbolicamente spento i lampioni contro il caro energia. I sindaci non sono in grado di fare fronte all’incremento delle tariffe in bolletta, per questo hanno già prospettato per i prossimi giorni un piano collettivo di razionalizzazione dell’illuminazione pubblica, ovvero lo spegnimento programmato degli impianti durante le ore notturne. Provvedimento adottato di certo non a cuor leggero, in quanto finirà inevitabilmente per arrecare disagi ed influire sulla sicurezza dei cittadini. Una misura minima che tuttavia si prospetta già insufficiente, per cui, a meno di interventi tempestivi del Governo, il rischio è che possano seguire tagli anche ai servizi essenziali - molti comuni ad esempio si trovano in aree montane, zone in cui le scuole necessitano di un riscaldamento adeguato ai freddi invernali - al sociale, alla cultura e altri settori fondamentali come il turismo. Diversi primi cittadini hanno già annunciato infatti che quest’anno non saranno allestite le luminarie natalizie, una beffa ulteriore per territori che vivono di introiti turistici e dove i mercatini costituiscono attrattori imprescindibili. Noi non possiamo che schierarci al fianco di questi sindaci, stretti tra la necessità di contenere i costi e il peso dei disservizi creati, tra il rischio di default finanziario dei comuni e il senso di responsabilità verso le comunità che hanno l’onere e l’onore di rappresentare. Ci impegneremo dunque a portare avanti loro richieste in tutte le sedi opportune - come abbiamo già fatto in queste settimane per le famiglie, il commercio e le imprese -, specie presso la Regione Abruzzo, che deve fare la sua parte. Altrettanto deve fare il Governo, la cui Presidente, lo ricordiamo, ha avuto la possibilità di candidarsi ed essere eletta proprio in Abruzzo e di esprimere nella nostra Regione il primo Presidente di Fratelli d’Italia. Chiediamo quindi che entrambi soddisfino immediatamente le richieste di queste amministrazioni comunali attraverso ristori totali e non parziali (i contributi finora erogati non arrivano a coprire il 20% delle spese) e altri strumenti per poter affrontare questa situazione emergenziale, come l’attuazione di politiche di energia alternativa finalizzata al raggiungimento dell’autonomia energetica". (com/red)