Autostrada dei Parchi, la nota del gruppo Pd
08 luglio 2022 - 11:52
(ACRA) - “La filiera politica deve diventare interprete di un futuro nuovo per le autostrade A24 e A25 dopo la decisione governativa di revoca della concessione: bisogna assicurare investimenti su tali arterie, garantire la sicurezza e salvaguardare il lavoro, sia quello direttamente connesso alla gestione dell’infrastruttura stradale, sia quello che ci corre sopra”, questa la posizione del gruppo consiliare del Pd. “Bisogna lavorare insieme a una proposta – così i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antoniol Blasioli e Pierpaolo Pietrucci con il segretario regionale Michele Fina – che assicuri innanzitutto gli investimenti e le manutenzioni capaci di gettare le basi di un rilancio di quella che è la più importante arteria di collegamento su terra fra l’Abruzzo e i corridoi nevralgici verso il Tirreno e la capitale. Una priorità al di sopra del contenzioso che nascerà dalla decisione, che non può divorare il futuro e le risorse destinate agli investimenti e allo sviluppo di questa infrastruttura della nostra connettività. Troppe realtà della nostra regione sono divorate dal contenzioso più che dagli investimenti e questo non deve accadere alla nostra arteria più importante che è un vero e proprio ponte che deve essere sicuro, quindi, costantemente controllato e manutenuto e, soprattutto, sostenibile, a fronte pure di una politica di abbattimento significativo dei pedaggi per i cittadini abruzzesi che assicuri i flussi di oggi e sia capace anche di potenziarli. Questo, in modo da essere ancora fonte di lavoro di qualità per il personale attuale della Strada dei Parchi che non può essere lasciato solo e senza prospettive chiare per i prossimi mesi e anni. Sediamoci intorno a un tavolo, mettiamo insieme forze e proposte costruttive, per favorire un’azione a vantaggio del territorio e del suo potenziale, di questo ci faremo portatori come PD abruzzese, a tutti i livelli possibili e con il coinvolgimento di tutti i soggetti utili allo scopo, parti sociali e imprenditoriali non escluse”. (com/red)