Strada Pendolo, Blasioli: "Errori di valutazione"
20 giugno 2022 - 09:51
(ACRA) - "Sono in dirittura d’arrivo i lavori per la realizzazione della 'Strada Pendolo' che collegherà via Rio Sparto con Via Tiburtina. Un intervento atteso e prezioso, reso possibile solo dalla caparbietà della precedente Giunta di centrosinistra, abile nell’intercettare le risorse necessarie (circa 5 milioni di euro per entrambi i tratti) mediante la partecipazione al Bando “Periferie” del Governo Renzi/Gentiloni, cui vanno aggiunti circa 400.000 euro di fondi 'Terna'. L’intervento si concretizza in 600 metri di strada e due rotatorie che avranno un’importante funzione di raccordo tra diverse aree della città, semplificando altresì il raggiungimento del nuovo distretto sanitario di Pescara Sud, anche questa, opera cantierata dal centrosinistra comunale e regionale e solo di recente, con notevole ritardo, messa in funzione dalla Asl. Oltre all’evidente funzionalità del nuovo asse viario, occorre però sottolineare sia il maldestro tentativo del centrodestra di assumersi meriti di altri, sia le problematiche intervenute in fase procedurale". Lo annuncia il consigliere regionale PD, Antonio Blasioli, che continua muovendo qualche critica sul tema all'amministrazione comunale di Pescara: "In ossequio alla continuità amministrativa la Giunta Masci ha dovuto solamente procedere all’affidamento dei lavori, sia per il tratto da Via Tiburtina a Via Salara Vecchia che per quello da Via Rio Sparto a Via Enzo Tortora/Strada Comunale Piana. Se però su quest’ultimo non c’erano e non si sono verificati intoppi, sul primo si è compiuto l’ennesimo 'errore' di valutazione dell’Amministrazione Masci. Poiché la strada attraversa terreni privati, la Giunta di centrosinistra aveva raggiunto un’ipotesi di accordo bonario con i proprietari al fine di acquisirne la parte necessaria. Intesa tuttavia sfumata nel 2020 con l’Amministrazione Masci al governo, che ha deciso di procedere con l’esproprio comportando in tal senso una riduzione pari a 535.000 euro dell’importo inizialmente destinato alla realizzazione materiale dell’opera (€ 1.200.000). La società 'Girolimetti s.r.l.' e le due persone fisiche titolari di uno dei tre lotti di terreno coinvolti hanno presentato ricorso sulla valutazione dell’indennità di esproprio calcolata dal Comune, e proprio di recente si sono visti riconoscere le ragioni dal Collegio Tecnico, che l’ha triplicata portandola da circa 140.000 euro a 465.000. La somma preventivata dal Comune per gli espropri (€ 500.000) sarebbe dunque pressoché assorbita dall’indennizzo da liquidare ai suddetti proprietari, mentre vanno sommati in aggiunta gli indennizzi di 279.000 euro inerenti gli altri due lotti, per una cifra complessiva di 745.000 euro. Senza contare che, qualora la società "Riabita s.r.l." dovesse impugnare il decreto esecutivo di esproprio, la somma stanziata potrebbe addirittura raddoppiare. Insomma la giunta Masci si apprestare a presentare l’ennesimo debito fuori bilancio, se la Corte d’appello dovesse confermare quanto stabilito col primo arbitrato". "Riassumendo, il centrosinistra reperisce i fondi, progetta, finanzia l’opera e la fa approvare dal Consiglio comunale nel 2018, la giunta Masci rallenta di tre anni i lavori, realizza meno opere di quelle previste e nell’unico adempimento genera ulteriori debiti che ricadranno ancora una volta sulle tasche dei pescaresi e che intendiamo prospettare per i profili di legittimità alla Corte dei Conti" conclude Blasioli. (com/red)