Agricoltura Condividi

Blasioli (PD) su tributi Consorzio Bonifica Centro

23 marzo 2022 - 16:40

(ACRA) - "Oggi tanti consiglieri dei Comuni di Pescara, Montesilvano, Città Sant’Angelo, Spoltore, Alanno, Pianella, Lettomanoppello, Serramonacesca, Scafa e Popoli sono qui per rivendicare il deposito  di un ordine del giorno o di una mozione per chiedere al proprio Sindaco di intervenire con la Giunta Marsilio e bloccare l’aumento del tributo consortile ai danni delle imprese agricole per l’annualità 2022, in un momento in cui l’intero comparto agricolo è fortemente sotto attacco per la mancanza di acqua del Consorzio, per l’assenza di investimenti sulle reti irrigue, per il caro gasolio e anche per la situazione di stallo di tanti bandi, come il PSR del 2017. Bandi vecchi fermi che attingevano alle risorse 2014/2020 e bandi nuovi non ancora pubblicati". Lo scrivono i vertici abruzzesi del Partito Democratico a margine della conferenza stampa di questa mattina. "L’estate scorsa - scrive il consigliere PD, Antonio Blasioli - è stata un’estate nera per gli agricoltori serviti dal Consorzio di bonifica Centro che fornisce l’acqua per l’irrigazione ai 78 Comuni consorziati (di cui 44 in Provincia di Pescara – tutti i Comuni pescaresi, tranne Caramanico Terme e Sant’Eufemia a Maiella; 25 in Provincia di Chieti e 9 in Provincia di Teramo. Nel 2021 la distribuzione dell'acqua derivante dalla diga di Penne è stata ridotta da 7 a 3 mesi (nel 2021 da aprile a giugno, mentre negli anni precedenti era aperta da aprile a ottobre). Non bastasse la qualità del servizio, verificabile con i notevoli disagi dovuti alle continue carenze idriche nei periodi estivi, il Consorzio di Bonifica Centro, nel settembre 2021 infatti, con la Delibera Commissariale n. 32, ha deliberato un aumento del tributo consortile del 45% per l’anno 2021 e 2022. Solo il parere della Consulta consortile, in cui sono presenti i rappresentanti delle organizzazioni di categoria, è riuscito a sventare, per le sole contribuzioni agricole, l’avvio dell’aumento già a partire dal 2021, che invece è stato caricato fin da subito e per la quasi totalità (il 70%) sulle contribuzioni extra agricole (tutte quelle utenze che utilizzano l'acqua per usi diversi da quello agricolo). In questa situazione, come forze del centrosinistra abbiamo chiesto un confronto nella giornata di domani (ndr 24.03.2022), tra la Giunta e le associazioni di categoria del settore agricolo, ma in questi giorni abbiamo fatto qualcosa in più. I nostri Consiglieri nei Comuni, a volte in maggioranza e a volte in minoranza, hanno presentato una mozione o ordine del giorno nei rispettivi Consigli comunali, per chiedere un impegno diretto del proprio Sindaco verso la Giunta regionale". "La Giunta Marsilio è assente - denuncia il PD - anzi è intervenuta proprio contro il Consorzio con un carico difficilmente sopportabile. E’ mancata ogni risposta anche all’allarme che abbiamo lanciato con i Consiglieri Paolucci e Pepe contro questi aumenti nella conferenza stampa del 21 gennaio 2021, ma soprattutto ha richiesto al Consorzio di bonifica la restituzione del Fondo di rotazione che aveva concesso, già dal prossimo mese di giugno con Determina del 14 febbraio 2022. E pensare che con la L.R. 10 del 18 maggio 2021 aveva raddoppiato questo fondo a vantaggio dei consorzi di bonifica portandolo da 10 a 20 Mln. di euro, oltre che previsto il raddoppio dei tempi per la restituzione. Dell’inattività del Consorzio di bonifica, che stenta a recuperare crediti verso Aca, e dell’atteggiamento della Regione Abruzzo, che chiede la restituzione delle rate del fondo di rotazione, a rimetterci sono gli agricoltori pescaresi, chietini e teramanialle prese con aumenti del 30%, senza prevedere una dilazioni rispetto alle tre rate di pagamento e senza la prospettiva di un miglioramento del servizio. La variazione di bilancio ci dice infatti che solo 30.000 euro saranno destinati per la manutenzione. L’aumento del tributo, non è legato ad alcuna prospettiva di miglioramento del servizio, di cui non si fa menzione nella delibera firmata dal Commissario Regionale e che si saremmo attesi visto che anche quest’anno il servizio è stato attivo per meno tempo rispetto al 2020 a danni di tante imprese agricole. Nel provvedimento, infatti, si legge che a causare l’aumento delle spese da ripianare siano da un lato, l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, spiegando come sia in particolare quest’ultima, a causa delle carenze idriche che hanno reso necessario un grande utilizzo di pompe per garantire il flusso dell’acqua, ad incidere maggiormente e dall’altro, “il mancato introito degli ingenti crediti vantati nei confronti del Comune di Chieti ed ACA S.p.A., entrambi insolventi, per l’attività depurativa dei reflui civili della città di Chieti”, che non permette di avere fondi da destinare al trattamento di rifiuti liquidi, che in passato generava utili, coprendo dunque parte delle spese per le quali si fa fronte con gli aumenti”. "Insomma, i debiti di Aca verrebbero scaricati su agricoltori e imprese, ma su questo va fatta una precisazione: se infatti il Comune di Chieti si è recentemente impegnato in una transazione per il suo debito da circa 2 milioni di euro (garantendo già da subito nel 2021 le prime €. 500.000,00), Aca, che ha un debito ben più consistente, di circa 7,5 milioni di euro a cui aggiungere gli interessi di mora, al momento non ha chiuso alcun accordo con l’Ente consortile, contribuendo, dunque, in maniera molto più importante alla carenza di fondi e risorse segnalata dal Commissario. Ci chiediamo alla luce delle entrate avute già nel 2021 e degli accordi transattivi con il Comune di Chieti, validi a compensare ampiamente i costi maggiori di energia elettrica, che senso ha avuto aumentare i canoni alle attività extra agricole già dal 2021 e a quelle agricole nel 2022 senza che nulla sia destinato al miglioramento del servizio che nel 2021 è stato molto limitato, causando tanti danni alle colture del nostro territorio". "La speranza e l’invito che come PD in tutte le amministrazioni comunali presenti e oggi rappresentate, rivolgiamo alla Giunta Marsilio è quindi che sin da subito si lavori per evitare questo aumento per il 2022, azzerarlo o diminuirlo sensibilmente e prevedere delle rateizzazioni ulteriori e con questa attività consiliare vogliamo che tutti si impegnino a sollevare il problema e a chiedere soluzioni alla Giunta Marsilio". (com/red)