Incarichi legali della Asl, esposto di Pettinari
06 febbraio 2022 - 09:22
(ACRA) - Un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione per far luce sugli incarichi legali affidati dalla Asl di Pescara ad Avvocati esterni. A firmarlo è il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari che in seguito a un accesso agli atti ha potuto riscontrare "che, nel periodo che intercorre dal 2018 a settembre 2021, la ASL di Pescara ha affidato la maggior parte delle pratiche legali a un numero ristretto di avvocati, pratica che potrebbe configurarsi quale rapporto consolidato e duraturo instaurato con parte di essi a dispetto di quanto prevedono le linee guida vigenti.A spiegare nel dettaglio quanto emerso dalla lettura delle carte e quali sono i dubbi sulla correttezza delle assegnazioni è stato lo stesso Pettinari nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nel Palazzo del Consiglio regionale in Piazza Unione “L’Anac (Autorità Nazionale Anti Corruzione) – dice Pettinari – ha approvato le Linee guida relative agli affidamenti dei servizi legali nell’ambito della nuova disciplina contenuta nel D.Lgs. 18 aprile 2016. Nelle stesse Linee guida vengono esplicitati i principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità e pubblicità, ai quali, in particolare, gli affidamenti dei servizi legali devono riferirsi". "Nello specifico, al punto 3.1.3., viene riportato che: “Rientra nelle migliori pratiche per l’affidamento dei servizi legali di cui all’articolo 17 del Codice dei contratti pubblici la costituzione di elenchi di professionisti, eventualmente suddivisi per settore di competenza, previamente costituiti dall’amministrazione mediante una procedura trasparente e aperta, pubblicati sul proprio sito istituzionale. … La stazione appaltante motiva la scelta del professionista inserito nell’elenco, esplicitando con chiarezza le ragioni sottese. La stazione appaltante garantisce altresì l’equa ripartizione degli incarichi, onde evitare il consolidarsi di rapporti solo con alcuni professionisti, ferma restando la necessità che il profilo selezionato sia adeguato all’oggetto e alla competenza professionale richiesta per lo svolgimento dell’incarico da affidare. In relazione all’affidamenti di incarichi di minore rilevanza, ad esempio perché seriali o di importo contenuto, è possibile utilizzare il criterio della rotazione”. "Ora alla luce di queste direttive l’Azienda Sanitaria Locale di Pescara ha costituito l’Albo aziendale interno degli avvocati, aggiornato ad oggi con 436 nomi di avvocati selezionati. Ad agosto 2021 – spiega ancora Pettinari – ho effettuato accesso agli atti, per conoscere l’elenco degli affidamenti di incarichi dei servizi legali a professionisti esterni effettuati dalla Azienda USL di Pescara dall’anno 2018 fino al 2021. Ho chiesto di sapere per ogni commissione affidata esternamente la data della Delibera di affidamento, la data di affidamento fattivo, l’oggetto, il nome del professionista incaricato e il valore della causa e dell’importo liquidato. Alla luce del carteggio ricevuto è emerso che la Asl di Pescara ha affidato 338 pratiche legali ad avvocati esterni selezionati nell’elenco interno costituito nel 2009, integrato successivamente e in seguito ricostituito nel 2020 e aggiornato nel 2021. Di queste ben 140, quasi la metà, sono state affidate a 3 avvocati. Altre, esattamente 107, sono state suddivise tra 8 avvocati, mentre le restanti 92 pratiche sono state affidate a 33 avvocati, diversi dai precedenti, con una prevalenza di assegnazione di una pratica cadauno. Salta all’occhio che ben 501 avvocati iscritti nell’Albo interno del 2016 e 339 avvocati iscritti nell’Albo interno del 2020 non hanno ricevuto nessun incarico. Per questo ho voluto chiedere all’Anac di accertare se nelle procedure adottate dall’Azienda Sanitaria Locale di Pescara, per l’affidamento dei servizi legali ad avvocati esterni, siano stati rispettati i principi contenuti nell’art. 4, del Codice dei contratti pubblici e delle Linee guida n. 12, approvati con la Delibera n. 907 del 24.10.2018. E’ chiaro – conclude Pettinari – che qualora si configuri il mancato rispetto delle stesse bisognerà subito adottare gli opportuni provvedimenti sia in ambito giuridico che politico”. (com/red)