Paolucci: visita ispettiva al centro fieristico
17 gennaio 2022 - 09:09
(ACRA) - “Martedì 18 gennaio saremo nella Marsica a verificare a che punto è la procedura di cessione del Centro fieristico di cui la Giunta lenta ha consentito la messa in vendita al migliore offerente, al posto di farne un polo per la valorizzazione del territorio. Incontreremo, inoltre, sindacati e una rappresentanza di lavoratori della LFoundry per sollecitare un intervento della Regione a favore del comparto industriale. Due esempi della ormai prosaica mancanza di visione e di programmazione che ha caratterizzato tutto il governo del centrodestra alla Regione in questi tre anni”, così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci, che sarà in visita ispettiva proprio al Centro fieristico. “Una visita che mette insieme due importanti situazioni del territorio marsicano su cui è palese la mancanza di attenzione e programmazione da parte della Giunta regionale – ribadisce Paolucci – Inizieremo dal Centro fieristico di Avezzano, dove, preso atto della volontà dell’Azienda di procedere alla cessione della struttura, visiterò l’Unità territoriale per conoscere lo stato di avanzamento della procedura di cessione a terzi, avviata con Deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 06.10.2021, n. 303 e lo stato di fatto del fabbricato. Con un’interpellanza abbiamo chiesto alla Regione di valutare se richiedere la sospensione delle procedure di cessione a privati del Centro fieristico di Avezzano, condividendo un percorso con il Comune e le associazioni di categoria, per ripensare a una scelta che finirà col penalizzare l’intero comprensorio marsicano e la sua economia, l’esecutivo non ha voluto ripensarci e da allora a oggi non sappiamo di fatto se la procedura sia andata avanti e, soprattutto, in che direzione voglia portare quegli spazi. Con la visita di martedì, andremo a verificarlo di persona. Nel pomeriggio, invece, incontreremo i sindacati e una rappresentanza dei lavoratori della LFoundry, per capire qual è la situazione dopo le criticità avute a seguito del blackout che ha paralizzato le attività della fabbrica a fine dicembre e come si possa sostenere un’azienda così importante e strategica, sollecitando la Regione ad avere nel comparto il ruolo attivo che non ha avuto finora. Va ricordato che la fabbrica produce semiconduttori, una componentistica primaria dell’industria dell’automotive e delle comunicazioni, particolarmente rara e richiesta in questa fase della pandemia a livello internazionale”. (com/red)