Garanti di Abruzzo e Campania su misure per minori
21 settembre 2021 - 15:24
(ACRA) - "E’ appena stato proposto dalla Commissione Giustizia del Senato un testo, sul quale in aula probabilmente verrà posta la fiducia, che modifica il Disegno di legge n. 1662 A, aggiungendo misure in materia di diritti delle persone e delle famiglie. Il testo interviene anche su vari aspetti di natura sostanziale e questo ufficio del Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Regione Abruzzo, di concerto con il Garante della Regione Campania, ritiene indispensabile esprimere un parere su di esso visto che, accanto a numerose modifiche positive e auspicabili della normativa attuale, contiene una citazione delle tutele oggi riconosciute ai figli del tutto infedele e pesantemente riduttiva. Si tratta dell’affermazione "fermo restando il principio generale dell'interesse del minore a mantenere relazioni significative con i genitori", che rimanda al comma I dell’art. 337 ter c.c., tuttavia sostituendo il concetto di interesse a quello di diritto e dando ad esso contenuti ben più deboli e astratti rispetto al “rapporto equilibrato e continuativo” assicurato dal codice civile. E’ ben noto, infatti, che il concetto di “interesse” è un contenitore vuoto entro cui ciascuno può intendere presente ciò che meglio crede e che nulla è più vago, indeterminato e privo di significati concreti proprio del termine “significativo”. E’ altrettanto noto, d’altra parte, che una legge successiva ad un’altra può modificare la prima: pertanto, introdurre la definizione di un principio fondamentale come quello della bigenitorialità in termini tutt’affatto diversi da quelli precedenti si presta ad essere interpretata come una revisione che si può cercare di far valere a qualsiasi effetto. A rendere la situazione ancora più preoccupante è il fatto che ripetutamente negli ultimi tempi la Suprema Corte ha proceduto ad indicare i contenuti della bigenitorialità con analoghe amputazioni (v., ex pluris, Cass. 6471/2020: “Al diritto del genitore non convivente di continuare a mantenere rapporti significativi con i figli minori corrisponde, in via speculare, il diritto dei figli di continuare a mantenere rapporti significativi con il primo”). Circostanza che si riscontra non di rado anche nei quesiti che al primo grado vengono rivolti dal giudice ai consulenti di ufficio; dove almeno, tuttavia, non viene svilito il diritto a “interesse”. Si ha, quindi, l’impressione non di una svista occasionale, ma di una manovra tendente intenzionalmente a mortificare e svuotare i diritti indisponibili, faticosamente fatti riconoscere ai figli di età minore. In questo senso, quale Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, insieme al collega per la Campania mi sento impegnata non solo a segnalare la circostanza vibratamente protestando, ma anche a mettere in atto qualunque iniziativa che possa impedire la realizzazione del tentativo, coinvolgendo ogni ente, istituzionale come privato, che abbia altrettanto a cuore la tutela dei figli e dei loro diritti". E' quanto si legge in una nota a firma dei Garanti per l'Infanzia e l'Adolescenza di Abruzzo e Campania, Maria Concetta Falivene e Giuseppe Scialla. (com/red)