Biblioteche, Smargiassi: "Chiusure inaccettabili"
20 luglio 2021 - 11:29
(ACRA) - “Le notizie sulle chiusure delle biblioteche e delle pinacoteche regionali in Abruzzo sono un'ulteriore prova di come, evidentemente, per la Giunta Marsilio e per tutto il centrodestra la cultura sia in fondo alla lista delle priorità. Sono mesi che chiedo un intervento deciso da parte del Governo regionale sul tema per evitare che si ripetessero situazioni di questo genere, avanzando proposte per sviluppare il settore, eppure si continua a utilizzare la mancanza di fondi per le sanificazioni ambientali ordinarie e straordinarie come motivazione per negare gli accessi. Peccato che, davanti ad altre tematiche, i milioni di euro da mettere sul tavolo non manchino mai, arrivando talvolta a trovare fondi extra per nascondere precedenti mancanze di coperture”. Ad affermarlo è il Consigliere regionale M5S Pietro Smargiassi, che prosegue: “A questa continua inerzia della Regione si aggiunge anche la noncuranza di molti Sindaci, e così le biblioteche regionali rimangono sempre abbandonate a loro stesse. Parliamo di luoghi di cultura e di formazione determinanti per i nostri giovani, che hanno il diritto di poterli utilizzare per coltivare il sapere e studiare per la propria crescita personale. È poi dovere di Regione Abruzzo mettere a loro disposizione ogni strumento possibile per poterlo fare. Invece niente di tutto questo succede nel nostro territorio. Il fatto che il centrodestra regionale stia provando a strutturare un “testo unico sulla cultura”, non è altro che il classico atteggiamento che si ripete dall'inizio di questa legislatura in ogni ambito: da un lato usano la propaganda per strappare qualche titolo sui social e sulla stampa parlando di cultura, dall'altro chiudono i luoghi dove la cultura si fa concretamente. È inaccettabile che il centrodestra volti le spalle alla formazione dei nostri ragazzi e alla storia che questi luoghi custodiscono. È un dovere della Giunta Marsilio rivedere le proprie priorità. Si intervenga subito affinché le biblioteche e le pinacoteche regionali rimangano sempre a disposizione di tutti, come dovrebbe essere normale che sia”, conclude. (com/red)