Casello A25 Bussi, Pietrucci: continua l'odissea
15 luglio 2021 - 11:10
(ACRA) - "Sembra che una sorta di maledizione abbia colpito da un paio d’anni gli automobilisti che si muovono dall’Aquila verso Pescara (o Chieti o la costa meridionale abruzzese). E non si tratta certo del Covid". Lo afferma il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci che spiega: "Abbiamo denunciato negli anni passati l’assurda vicenda dell’autovelox “killer” di Bussi – che da giugno 2019 ha inflitto circa 50mila multe anche a chi superava il limite di 70 km/h – puntando l’indice contro il Comune che lo ha istallato seminascosto tra gli alberi e che ha recapitato le contravvenzioni pochi giorni prima del termine finale di comunicazione di 90 giorni consentito per legge, beffando così molti automobilisti che hanno ricevuto – a distanza ravvicinata – più multe che avrebbero potuto evitare se avessero saputo in tempo dell’attivazione del dispositivo. Considerando che la Strada Statale 153 è l’unica arteria a scorrimento veloce, tra L’Aquila e Pescara ed è usata spesso da pendolari che la percorrono per lavoro o necessità, presentammo una Risoluzione in Consiglio regionale per chiedere la rimozione o la sospensione dell’autovelox di Bussi, a tutela dei cittadini abruzzesi, e per sollecitare l’Amministrazione comunale di Bussi a revocare in autotutela le contravvenzioni emanate, riconoscendo la fondatezza dei pronunciamenti già emessi da Prefetture e Giudici di Pace. A distanza di un anno da quelle vicende, da mesi una nuova assurda complicazione colpisce la mobilità automobilistica in quella zona, impedendo l’accesso dalla SS 5 nell’Autostrada A25 dal casello di Bussi-Popoli per chi proviene dall’Aquila o dalla valle Peligna. Prima ci sono stati, per mesi e mesi, i lavori di rafforzamento strutturale ai piloni dello svincolo di accesso e il casello è stato completamente chiuso. Adesso, invece, l’ingresso è chiuso parzialmente perché una norma del Codice della Strada impedisce sulle strade statali l’attraversamento a raso della carreggiata opposta per immettersi in un’altra arteria. Perciò da mesi, mentre chi viene da Pescara può immettersi in A25 perché l’ingresso del casello è sulla carreggiata di destra; chi invece viene dall’Aquila non può farlo e per entrare in autostrada deve arrivare a Torre de’ Passeri. Oppure, molti automobilisti – esasperati da questo grottesco disagio – appena superato in casello decidono pericolosamente di fare inversione di marcia, anche abbattendo i birilli messi sulla linea di mezzeria e, tornando indietro come se venissero da Pescara, imboccano il casello. Naturalmente il rimpallo di responsabilità tra ANAS e Autostrada dei Parchi non fa che alimentare confusione, delusione e rabbia. Da mesi si parla di realizzare una rotatoria, ma di fatto la situazione resta irrisolta. Adesso con la stagione estiva e il traffico dei mezzi pesanti il disagio aumenta. Le difficoltà colpiscono anche le ambulanze. E quando riprenderà regolarmente il traffico degli autobus, i pendolari dovranno calcolare almeno 40 minuti di tempo in più per recarsi e tornare dal lavoro. Bene ha fatto la CGIL a sollevare il problema chiedendo l’intervento del Prefetto di Pescara". "E certamente la Regione - conclude Pietrucci - se avesse un briciolo di sensibilità, invece di assistere passivamente al disagio dei suoi concittadini, cercherebbe di attivarsi con gli enti preposti per una soluzione rapida ed efficace". (com/red)