Pietrucci:"Così l'Abruzzo resta fuori dall'Europa"
08 giugno 2021 - 18:01
(ACRA) - "Tralasciamo l’aspetto comico sull’Abruzzo dei “tre mari” dell’Ammiraglio Marsilio. Nel Consiglio regionale di oggi la destra invece di accelerare e investire sui collegamenti strategici delle infrastrutture di collegamento europee, rallenta la possibilità di inserire l’Abruzzo nelle Reti TEN-T". Scrive in una nota in consigliere regionale Pd, Pierpaolo Pietrucci e prosegue: "Oggi è urgente e indispensabile inserirsi con autorevolezza nel confronto istituzionale, progettuale e politico sui due Corridoi Europei che interessano l’Abruzzo: 1) il Corridoio Baltico-Adriatico che collega il Nord Europa a Ravenna e all’area pugliese di Bari-Brindisi-Taranto; 2) il Corridoio Mediterraneo che unisce la penisola iberica da Barcellona a Ploce in Croazia, fino a collegarsi con il “Ramo C” del Corridoio 5 Budapest-Kiev e che - attraversando l’Italia - incontra il territorio ideale di transito nell’Abruzzo e nel Lazio collegando i Porti abruzzesi e il Porto di Civitavecchia, in una connessione est-ovest e verso il medio Oriente. Invece il documento della maggioranza, ignora l’orientamento di tutte le associazioni economiche e sociali d’Abruzzo che pensano all’Abruzzo come lo snodo su cui far viaggiare in futuro la mobilità di merci e passeggeri dell’intero continente per un rafforzamento generale dell’economia nazionale ed europea. Non si fa alcun cenno al trasferimento dei porti abruzzesi dal controllo dell’Autorità portuale di Ancona a quella di Civitavecchia, condizione fondamentale per costruire la trasversalità est-ovest. E sull’aspetto economico le uniche risorse individuate e certe sono quelle (pochissime) derivanti dalla rimodulazione dell’FSC 2014/2020. Mentre per i fondi restanti ci si affida alle richieste da inserire nel PNRR: si tratta solo di proposte, prive al momento di qualsiasi fondata disponibilità finanziaria. Per una infrastruttura ferroviaria di tale poderosa dimensione servono diversi miliardi di euro! E dunque un progetto credibile e condiviso. Se il Presidente vuole onorare l’impegno preso oggi in Consiglio, richieda la convocazione di un tavolo col Governo, RFI e Regione Lazio per studiare tutte le migliori soluzioni istituzionali, logistiche, tecniche, economiche e ambientali e che valuti anche tracciati alternativi – come prevede lo stesso Codice degli Appalti – affinché il collegamento Ortona-Civitavecchia divenga una proposta seria e competitiva da portare con successo in Europa. Tra Ortona e Civitavecchia, sì: perché è sul collegamento tra i Porti che si gioca il nostro destino; non sul risparmio di 30 minuti da Pescara a Roma con una nuova ferrovia che costerà 6.5 miliardi di euro. Queste scelte, inoltre, chiamano in causa il futuro dell’A24 e dell’A25 verso L’Aquila, Teramo e le Marche: cosa sarà di questa autostrada? Qualcuno se lo sta chiedendo? Ecco perché è vergognosa e meschina ’assenza – oggi, come pure in occasione del Consiglio comunale dell’Aquila sullo stesso tema – degli assessori di maggioranza aquilani. Pavidi, ipocriti e indifferenti di fronte al rischio di uno stravolgimento degli assetti e del futuro dell’Abruzzo" conclude Pietrucci. (com/red)