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Stella (M5S) su Ospedale San Massimo di Penne (PE)

07 maggio 2021 - 12:21

“Quanto riportato sulla stampa in riferimento alla bozza di riordino ospedaliero della Regione Abruzzo e che vede definitivamente l’ospedale di Penne relegato a mera appendice di quello di Pescara purtroppo è l’ennesima beffa che, il centrodestra regionale, regala a un territorio che da sempre ha dimostrato di avere una forte vocazione in diversi ambiti ospedalieri e che oggi si vede scippata proprio di molte di quelle funzioni fondamentali per l’area stessa”, interviene cosi la consigliera regionale del M5S Barbara Stella. E prosegue, “della nuova bozza del piano era prevista una discussione in commissione sanità, circa una settimana fa, ma all’ultimo momento è stata annullata ed ora, nonostante ne sia stata convocata un’altra per martedì 11 maggio, il tema non è stato nemmeno iscritto all’ordine del giorno. Mi auguro che l’Assessore Verì venga a relazionare al più presto su questo tema così importante per il futuro dei cittadini abruzzesi e di cui è assolutamente urgente discutere. Probabilmente, i dissidi interni al centrodestra regionale, ultimamente troppo impegnato a risolvere le proprie beghe interne, a causa del cambio di casacca di qualcuno, si stanno ripercuotendo anche su queste assurde scelte politiche effettuate, proprio in tema di riordino ospedaliero”. Continua la pentastellata, “la diminuzione dei posti letto e la contrazione dei reparti del San Massimo di Penne significano solo una cosa: lasciare un’intera area, quella vestina, privata di un servizio sanitario fondamentale che, nel corso degli ultimi anni, abbiamo visto mano mano smantellare, privandolo di personale, attrezzature e risorse. Al contrario la pandemia ci ha insegnato che è fondamentale ampliare l’offerta sanitaria territoriale e riportare al centro della sanità pubblica la qualità e la prossimità dei servizi e, soprattutto il cittadino, garantendo al meglio quel diritto alla salute, sancito dalla nostra Costituzione. Conclude la Consigliera del M5S Barbara Stella: “i posti letto non devono assolutamente essere ridotti, anzi piuttosto il San Massimo deve essere potenziato e restituito nel pieno delle sue funzioni al proprio territorio. Ormai sono due anni che ascoltiamo dalla giunta regionale solo promesse, che continuano ad essere disattese: l'emergenza Covid avrebbe dovuto insegnare l’importanza di una sanità pubblica, di qualità e con una distribuzione capillare sul territorio”. (com/red)

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