DEFR: "Grido di allarme" lanciato da Pettinari
23 dicembre 2020 - 13:11
(ACRA) - Il Vice Presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari (M5S) questa mattina tra le case popolari del quartiere Zanni in Via Carlo Alberto dalla Chiesa, ha tenuto una conferenza stampa per denunciare lo stato di abbandono in cui versano le abitazioni di edilizia residenziale pubblica di questo e di altri quartieri di Pescara. “Abbiamo finito da poco il lavoro sul Defr in Consiglio regionale, avrei sperato di poter dare delle buone notizie ai tanti cittadini residenti nelle case popolari che mi chiedono continuamente aiuto - commenta Pettinari - ma a causa della miopia e del pressapochismo di Regione Abruzzo così non è stato. Anche quest’anno la maggioranza nel suo documento di programmazione finanziaria come anche nel bilancio non ha pensato alle case popolari e ai suoi residenti: nessuna risorsa certa per la manutenzione degli appartamenti vetusti e nessuna risorsa certa per lo sfratto degli occupanti abusivi che detengono il potere criminale in tante zone calde della città. Nessuna risorsa certa perché ancora una volta non ci hanno voluto fornire i capitoli di spesa del bilancio, quindi un Consigliere regionale non ha la possibilità di verificare se su un capitolo ci sono risorse certe ed adeguate all'intervento! Siamo alla follia. Però si trovano milioni e milioni di euro per finanziare il ritiro di una squadra di calcio, si trovano i soldi per aumentare gli stipendi dei direttori e dei dirigenti regionali e in una frazione di secondo si trova 1 milione di euro per finanziare una scuola di alta formazione (nulla contro l'eccellenza) ma poi si lasciano migliaia di piccole imprese ancora in attesa del fondo perduto. Così si azzerano tutte le attività dei Consiglieri. Ormai – precisa Pettinari - alla favoletta che il Governo ha fermato gli sfratti non ci credono più neanche i miei avversari politici quando la ripetono, perché lo sanno anche i bambini che il Governo ha dato lo stop agli sfratti solo ed esclusivamente per i morosi incolpevoli, ovvero quei poveri cittadini che in difficoltà economica non possono pagare l’affitto. Ma per quanto riguarda le occupazioni in violazione della legge penale, per intenderci quelle occupate con la forza, gli enti preposti possono e devono procedere. Anche per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle case Ater non sono state previste nuove risorse come ad esempio per l'istallazione degli ascensori nelle case Gescal ai civici 40, 42 e 44, eppure sono anni che denuncio la presenza di disabili praticamente prigionieri nelle loro case. A queste persone non ci ha pensato nessuno. Assistiamo a uno scaricabarile continuo tra l’Ater che sostiene che i fondi devono arrivare dalla Regione e viceversa”. “Ma del Defr, mi spiace constatare, l’enorme buco amministrativo non riguarda solo le case popolari. La grande presa in giro, come ho fatto presente in sede di discussione e ribadirò nell'analisi della legge di Bilancio, riguarda soprattutto le imprese che aspettano i contributi a fondo perduto della Regione. Avevano promesso che entro Natale avrebbero erogato fondi per almeno 11 mila imprese. Oggi, 23 dicembre, di ben 46.065 domande ne sono state evase solo 3.613. Di cui molte vedranno i soldi realmente dopo il 15 gennaio, quando le banche riprenderanno i mandati di pagamento dopo le feste di Natale. Una vergogna aggravata dall’enorme propaganda che la Regione, Presidente in prima fila, ha fatto su questi fondi. Sono passati 6 mesi – incalza Pettinari - centinaia di dichiarazioni stampa e le imprese che realmente hanno preso i contributi non arrivano neanche a 4mila. Per questo voglio condividere e sposare l’appello che tante associazioni di categoria stanno lanciando nei confronti della Regione Abruzzo. Erogate questi fondi, i contributi previsti dal Governo sono giunti a destinazione da mesi, quelli dell’Abruzzo sono ancora fermi da una gestione pessima della cosa pubblica abruzzese”. “Se è questa la programmazione che la Regione a trazione Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia ha per le risorse dell’Abruzzo siamo davvero messi male. Un documento lontano dalle esigenze del territorio, lontano dagli ultimi e mancante di tutte quelle proposte che abbiamo presentato per dare un senso alla programmazione finanziaria della Regione. Hanno accelerato i tempi, infatti, anche ghigliottinando tutti i miei emendamenti di merito. Emendamenti che arrivano dall’ascolto del territorio, dal mondo dell’associazionismo e da tutte quelle necessità di vita quotidiana che i cittadini si trovano a dover affrontare. Hanno approvato un testo che manca degli aiuti per ridurre gli sprechi nella sanità, in cui si lasciano gravi lacune sul sociale con leggi che restano inapplicate sia in materia di sostegno agli anziani che ai coniugi divorziati. Rimane il caos nel trasporto pubblico locale, non c’è visione sul futuro delle aree interne e delle infrastrutture regionali, e non si hanno notizie sul sostegno alle PMI abruzzesi".
Di seguito il contenuto degli emendamenti presentati da Pettinari non approvati dalla maggioranza:
INQUINAMENTO ACUSTICO
Ci sono molte aree del nostro territorio ancora sprovviste di barriere fonoassorbenti in prossimità delle linee ferroviarie. È una situazione di emergenza, che crea enormi disagi agli incolpevoli cittadini, costretti a subire le conseguenze di un inquinamento acustico assolutamente inaccettabile, tali da causare problematiche di ordine pubblico e sociale. La Regione deve attivarsi con il Ministero competente e con il Gestore del servizio, affinché siano realizzati sistemi di contenimento e di abbattimento del rumore nel più breve tempo possibile.
LAVORO
La Regione consenta una compensazione alle aziende che hanno sia debiti che crediti con l’Ente. Non è accettabile che chi non riceve quanto dovuto dall’Amministrazione debba comunque essere costretto a pagare tutto, fino all’ultimo centesimo, senza avere altre possibilità;
È fondamentale munirsi di un Organismo per la Composizione della crisi da sovraindebitamento. La Regione svolga il ruolo di intermediario tra chi è indebitato e chi ha un credito in modo da evitare il rischio dell’usura, acuito in questi mesi dall’emergenza pandemica.
PATRIMONIO PUBBLICO
La Regione deve ottimizzare gli spazi per contenere i costi, come previsto nella norma nazionale in materia di spending review. Non è più tollerabile vedere strutture abbandonate, come le palazzine di Via Raffaello e di Viale Bovio a Pescara per cui mi batto da anni, mentre nessuno interviene per mettere la parola fine a questi sprechi;
Utilizzare i fondi derivanti dall’alienazione delle case di proprietà dell’ATER per ristrutturare edifici e programmare un piano di contrasto alla morosità;
Garantire un sostegno economico alle ATER nel procedere con lo sfratto degli occupanti abusivi.
POLIZIA LOCALE
Attuare pienamente le disposizioni previste nella legge 42/2013 in materia di polizia amministrativa locale, riferite all’organizzazione, funzionamento e alla formazione e aggiornamento del personale.
MERITOCRAZIA
Le nomine dei vertici devono essere effettuate sempre con procedure ad esclusiva evidenza pubblica. Basta nomine politiche, in Regione Abruzzo deve prevalere la meritocrazia in ogni settore.
VALORIZZAZIONE DELLE AREE INTERNE
Recuperare le nostre bellezze attraverso operazioni di marketing territoriale, a partire dalla valorizzazione delle fontane storiche, per dare una forte spinta al turismo in Regione;
Eseguire lavori di recupero dell’oratorio di Santa Maria della Croce, un autentico tesoro del barocco abruzzese, situato nel Comune di Pietranico;
Prevedere una riduzione del 50% del costo del biglietto dei mezzi pubblici per gli abitanti delle aree interne in comuni con meno di 2mila abitanti. È evidente che chi si trova lontano dai centri maggiormente popolosi debba spostarsi di più per usufruire di determinati servizi. È un dovere della Giunta di centrodestra quello di stanziare fondi e agevolare tali spostamenti.
AEROPORTO D’ABRUZZO
Attrarre compagnie aeree e finanziare nuove rotte attraverso un piano di sviluppo a lungo termine, puntando su quei soggetti che dimostrino la sostenibilità degli investimenti anche dopo la conclusione del contributo pubblico di partenza.
CONSORZI DI BONIFICA
La Regione deve impegnarsi a far sì che il contributo di bonifica sia pagato esclusivamente da quei soggetti che ne hanno un effettivo beneficio, usufruendo di tali servizi;
Prolungamento dell’attuale rete irrigua consorziale, che adesso arriva a servire Cepagatti e Alanno, portandola fino alla Val di Nora per raggiungere Brittoli, Carpineto della Nora, Catignano, Civitaquana e Vicoli.
EMERGENZA IDRICA
Abbiamo centri abitati con carenza quotidiana di acqua poiché le nostre reti idriche sono in pessime condizioni. Il primo intervento da attuare è quello di rendere pienamente operativo l’ERSI, l’ente regionale preposta al controllo delle reti. La Regione deve dotarla di finanziamenti equi per intervenire e di personale che, attualmente, è carente;
INFRASTRUTTURE
Realizzare una bretella di collegamento tra la Strada regionale 602 di Forca di Penne e la Strada provinciale 44 della Bonifica, lungo il tratto situato Villa Badessa (Nocciano) e Villareia (Cepagatti).
TURISMO
Istituzione del parco fluviale della Riserva naturale guidata “Fiume Nora”, nel territorio ricompreso tra il Ponte di Micarone sito nel Comune di Catignano e il Ponte di Carpineto della Nora. Un modo per incrementare il flusso turistico e tutelare il nostro paesaggio.