Mariani critico con il Presidente Sospiri
27 ottobre 2020 - 14:43
(ACRA) - “E’ inaccettabile che il Consiglio regionale debba tenersi in queste condizioni, con l’audio degli interventi che va e viene, come testimoniato dal collega Silvio Paolucci, la voce che rimbomba nelle casse, rumori vari e continue problematiche generali nel collegamento che hanno riguardato tutti i consiglieri presenti in remoto, così come asserito dallo stesso presidente Marsilio durante la seduta. Visti questi continui disagi avevo chiesto al Presidente del Consiglio Regionale, Lorenzo Sospiri, di sospendere la seduta per cercare di risolvere questi disservizi ma lui, con grande maleducazione, mi ha detto che se non mi andava bene me ne potevo anche andare. Una risposta francamente inaccettabile per chi ricopre un ruolo istituzionale che dovrebbe garantire l'imparzialità e la corretta tenuta dell’assemblea e che dà l’esatta dimensione di chi ci governa". Lo dichiara il Consigliere di Abruzzo in Comune Sandro Mariani che aggiunge: "Purtroppo però la maggioranza ha preferito tirare per la propria strada, impedendo di fatto il normale svolgimento democratico del confronto. “Non è possibile tenere un Consiglio Regionale in queste condizioni – prosegue Mariani – non capisco francamente perché gli studenti possano andare tranquillamente a scuola e gli operai recarsi in fabbrica per lavorare, mentre noi non possiamo tenere il Consiglio Regionale in presenza, quando gli spazi ci consentirebbero di garantire il corretto distanziamento e rispettare tutte le norme: così facendo si limita l’attività dei consiglieri e la possibilità di confronto democratico”. “Ora comprendo perfettamente che alla traballante maggioranza di centrodestra faccia comodo svolgere così il Consiglio, scappando dal confronto, come ha fatto il Governatore Marsilio che ha liquidato con “due parole” gli avvicendamenti in Giunta e questi ultimi mesi di tempesta interna al suo esecutivo, così come sia facile stoppare sul nascere discorsi che non piacciono trincerandosi dietro a disguidi di natura tecnica, ma non è così che funziona in democrazia. O la Presidenza del Consiglio è in grado di garantire lo svolgimento dell’Assise in maniera corretta oppure dovremo tornare a svolgerla in presenza, in caso contrario saremo costretti a prendere provvedimenti contro questo modus operandi che limita il confronto e rende impossibile alle opposizioni svolgere il proprio ruolo” conclude il Capogruppo di “Abruzzo in Comune”.(com/red)