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Napoli calcio: "M5S non partecipa al voto"

20 ottobre 2020 - 18:34

(ACRA) - “Alla luce delle numerose potenziali irregolarità e di un iter del provvedimento che riteniamo totalmente inadeguato, abbiamo deciso non prendere parte alla votazione per la ratifica in Commissione Bilancio della Convenzione stipulata tra Regione Abruzzo e il Napoli Calcio”. Lo affermano i componenti della Commissione Bilancio del MoVimento 5 Stelle Sara Marcozzi, Domenico Pettinari e Francesco Taglieri. “Le motivazioni – spiegano – riguardano sia il contenuto in sé dell'accordo che il metodo con cui sono stati portati avanti i lavori in Commissione, con la legge inserita di soppiatto e tenuta nascosta fino all'ultimo dietro a vari provvedimenti, nel tentativo di far passare sotto silenzio una variazione di bilancio che, evidentemente, imbarazza anche il centrodestra. Le potenziali illegittimità presenti nella Convenzione sono infatti molto numerose”. Sul punto il Capogruppo Sara Marcozzi negli scorsi giorni ha depositato un esposto ad ANAC, Corte dei Conti e Procura della Repubblica, ricordano i consiglieri: “A partire dalla mancata previsione di coperture economiche per una Convenzione che, ricordiamolo, potrebbe arrivare a costare più di 12 milioni di euro agli abruzzesi nei prossimi 12 anni. Si aggiunge poi la scelta di eseguire una procedura negoziata con il Napoli Calcio senza alcun bando pubblico, l'iniziale utilizzo della delibera di Giunta per la variazione di bilancio adducendo a motivazioni di urgenza difficilmente riscontrabili, e una possibile violazione delle linee guida dell'ANAC in assenza del requisito di infungibilità del servizio acquistato”. “Inoltre riteniamo inaccettabile il modus operandi di questa maggioranza, che anche in occasione della seduta dei lavori non ha perso occasione per contingentare al massimo i tempi di discussione sul provvedimento, arrivando perfino a negare taluni interventi dei Consiglieri di opposizione. Un atteggiamento quanto mai lontano da una necessaria forma di discussione all'interno delle Istituzioni e da quanto previsto dal Regolamento. Se gli esponenti del centrodestra intendono abusare della indispensabile piattaforma online per lo svolgimento da remoto delle Commissioni e del Consiglio per silenziare le opposizioni, si sbagliano. Noi non rimarremo immobili davanti a certi comportamenti, e ci riserviamo la possibilità di adire le competenti sedi al fine di difendere i nostri diritti di svolgere al meglio il ruolo di Consiglieri regionali all'interno dell'Assise”, concludono. (com)

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