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Pietrucci: Didattica mista per maggiore sicurezza

14 ottobre 2020 - 11:13

(ACRA) – “La crescita esponenziale dei contagi che stiamo registrando è un segnale di grandissima preoccupazione. Non si tratta di creare allarmismi o drammatizzazioni: sappiamo che la situazione italiana è “migliore” di quella di altri paesi.  Ma proprio per questo, ora si tratta di agire subito e bene – con intelligenza, responsabilità e condivisione – per evitare peggioramenti con conseguenze drammatiche” è quanto dichiara in una nota il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci. “D’altra parte, pur in condizioni diverse oggi in Abruzzo e in altre otto regioni ci sono più ricoverati nei reparti di terapia intensiva di quanti ce ne fossero durante il lockdown – aggiunge il consigliere - La priorità per tutti deve restare la scuola, la formazione e la vita dei nostri giovani.  Per questo avanzo una proposta e una richiesta al Presidente Marsilio per intervenire in modo da alleggerire le presenze negli istituti scolastici e  nelle Università per aumentare la sicurezza di ragazzi e ragazze e degli insegnanti. Penso alla necessità di organizzare una “didattica mista” fatta in parte in presenza e in parte a distanza con gli adeguati collegamenti tecnologici, in modo da ridurre le presenze e i possibili contagi, favorire il sistema dei trasporti, agevolare le famiglie.” Per Pietrucci i ragazzi e le ragazze che possono andare a scuola assisterebbero alle lezioni (sempre col massimo distanziamento e le protezioni individuali), mentre gli altri seguirebbero al computer da casa. Un sistema da sperimentare per la gran parte delle scuole, soprattutto nei grandi centri urbani dove l’affollamento nelle aule e sui mezzi di trasporto è più preoccupante,  ma anche per l’Università. “Questa proposta – spiega il consigliere del Pd -  può aggiungersi a quella già avanzata da alcune Regioni di una “didattica alternata” per gli alunni più grandi: una DAD a rotazione, uno o due giorni la settimana per le classi terze, quarte e quinte delle superiori sempre allo scopo di diminuire la pressione sui mezzi di trasporto e di aumentare i metri cubi d'aria a disposizione a scuola. Per realizzare questo scenario. -conclude Pietrucci - serve organizzare tutta la parte tecnologica e logistica: dunque va discussa e impostata da subito con la giusta programmazione, il coinvolgimento del corpo docente, di Comuni, studenti e famiglie. Facciamolo subito, prima che la situazione peggiori.” (red)

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